Cavalcavia dell'A20 Messina-Palermo a rischio di crollo. La Procura della Repubblica di Barcellona, diretta dal procuratore Emanuele Crescenti, a seguito di una articolata indagine, in cui risultano indagate tre persone che hanno ricoperto funzioni di vertice in ruoli tecnici, ed un ex presidente del Cas, coordinata dal sostituto procuratore Dora Esposito con l’ausilio di consulenze tecniche e delle investigazioni della Polizia stradale della Sezione di Messina, ha portato ieri al sequestro preventivo di ben 26 strutture, tra cavalcavia e sovrappassi, dislocate nel tratto autostradale compreso tra i territori comunali di 6 comuni, tra Monforte San Giorgio e Furnari.
Contestualmente ai sequestri delle strutture viarie, nell'inchiesta risultano quattro indagati, con l’ipotesi di reato di “omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina”, reato che sarebbe stato commesso in cooperazione tra loro, ognuno per i rispettivi ruoli ricoperti fino al 2020.
Si tratta di Salvatore Minaldi, 66 anni, quale direttore generale e dapprima facente funzioni e quindi titolare dal 15 ottobre 2018, nonché responsabile interinale, dell'area tecnica; di Salvatore Pirrone 64 anni, quale direttore generale in carica dall'1 gennaio 2015 al 19 gennaio 2017 e poi dal 22 febbraio 2017 al 9 marzo 2018 nonché direttore interinale dell'area tecnica e di esercizio; di Giovanni Raffa 63 anni, quale direttore dell'area tecnica e di esercizio dal 5 febbraio 2019 al 31 gennaio 2020 e di Alessia Trombino 50 anni, nella qualità di presidente pro tempore del Cas, tutti indagati, in cooperazione tra loro, per il reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina. Anche se il gip, nella sua ordinanza, ipotizza anche la possibile contestazione del reato di omissione di atti d'ufficio.
Sotto sequestro sono finiti invece 7 tra cavalcavia e passerelle in territorio comunale di Barcellona, dei quali solo due interessano strade comunali e per ii quali il custode giudiziario ing. Carmelo Perdichizzi dovrà provvedere alla messa in sicurezza provvedendo a ridurre da subito la carreggiata ed il transito dei mezzi penanti; gli altri cavalcavia e passerelle sono invece di competenza della ex Provincia e delle Ferrovie e dovranno pertanto essere questi enti a provvedere alla riduzione dei transiti; 4 invece i sequestri eseguiti a Milazzo; 6 quelli scattati sul territorio di Terme Vigliatore e 3 su quello di Furnari., Gli altri sequestri, infine, a Monforte San Giorgio e a Pace del Mela.
A disporre il sequestro e la consegna dei manufatti a custodi giudiziari che dovranno adottare misure di sicurezza riducendo prioritariamente il transito sulle strutture viarie che rischiano di collassare, su richiesta della Procura, è stato il Gip del Tribunale di Barcellona Salvatore Pugliese e ciò al fine di neutralizzare il pericolo che la libera disponibilità delle costruzioni «in pericolo di rovina possa aggravare o protrarre le conseguenze dei reati ipotizzati, o agevolare la commissione di ulteriori reati, con ulteriore compromissione dei beni posti a tutela». Ed è per questo che lo stesso giudice, accogliendo la richiesta avanzata dai magistrati della Procura che si sono avvalsi di consulenze e dell'apporto investigativo della Polizia stradale – Sezione di Messina e Distaccamento di Barcellona –ha ritenuto necessario operare il sequestro preventivo.
Nell'ordinanza il gip Salvatore Pugliese, riferendosi alla condizione delle strutture viarie, afferma: «Si tratta di condizioni critiche talmente evidenti che i consulenti hanno rilevato il pericolo urgente per il crollo e la rovina in termini di alta probabilità, e tanto sulla base dei rilievi visivi, avendo gli stessi chiarito come, ai fini delle loro conclusioni, non è stata necessaria alcuna indagine strumentale o valutazioni di calcolo. La stessa stabilità delle strutture portanti, secondo i consulenti, è a rischio e «si tratta di un processo di degrado attivo già da tempo tanto che le condizioni di ammaloramento hanno raggiunto un livello tale che si è già manifestata l'espulsione del copriferro con conseguente produzione di calcinacci».
In definitiva, sostiene il giudice che ha emesso il decreto di sequestro preventivo, l'attività di accertamento eseguita dalla Procura di Barcellona nel corso delle indagini ha acclarato come per anni – così come ribadito con l'integrazione della consulenza tecnica depositata il 30 gennaio scorso – sarebbe stata omessa l'attività volta ad evitare il percolo di crollo e di rovina in relazione al controllo e alla manutenzione dei giunti del cavalcavia.
Sono 26, tra cavalcavia e sovrappassi dell’A20, le infrastrutture sotto sequestro.
Si tratta del cavalcavia 5 della strada comunale Casino di Monforte S. Giorgio; il 6 della via Malapezza di Pace del Mela.
Nel territorio di Milazzo sotto sequestro 4 cavalcavia: il 7 strada comunale Bozzello, 8 strada vicinale Di Maio, 9 strada provinciale Olivarella, 10 strada comunale Botteghelle.
Nel territorio di Barcellona 7 sequestri tra cavalcavia e sovrappassi: il n. 11 raddoppio FS al km 43+855 e al km 43+960: il numero 12 strada comunale Acquacalda - Caracoci; il n. 13 comunale Battifoglia; il n. 14 passerella km 46+181; il n. 15 bretella per Palermo e uscita da Messina km 46+640; il n. 16 strada vicinale D'Acri km 46+921; il n. 17 strada provinciale Graolo km 47+453.
Nel territorio di Terme 6 sequestri: n. 18 strada provinciale n 91 km 48+818, n 19 Sp. Pezze di Gala km 49+544; n. 20 strada comunale Marchesana km 49+956; n. 21 comunale Maggiotto km 51+122; n. 22 Nuovo Vigliatore km 52+554, n 23 Sp. n 98 km 53+227.
Nel territorio di Furnari cavalcavia n 24 strada provinciale 102 km 53+974, n 25 passerella pedonale area di parcheggio Bazia, n 26 strada privata km 54+273.
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