Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Chiusura discarica di Lentini: cresceranno i costi e Messina si prepara all’impennata Tari

Fra i 150 comuni che conferiscono i loro rifiuti a Lentini c’è anche Messina. Un riferimento, quello di Grotte San Giorgio, che Palazzo Zanca non ha scelto ma che è stato indicato, come avviene per tutti gli enti locali dell’isola, dalla Regione. La notizia dello stop alle attività dell’unica grande struttura del genere della Sicilia orientale non ha sorpreso nessuno nell’ambiente. Ma sia il Comune che la Messina Servizi, di fatto, hanno le mani legate. Possono magari rammaricarsi per qualche progetto, come quello di Pace, che non è mai partito nonostante il finanziamento decennale, ma più di quello non possono fare. La palla è nel campo delle Srr. «Per i comuni – spiega Nicola Russo, presidente della Srr città metropolitana che raccoglie Messina e altri 47 comuni –, che sono obbligati al trattamento meccanico biologico dei rifiuti, Lentini dovrebbe chiudere a metà mese di aprile. C’è dunque un po’ più di tempo per trovare una soluzione, alla quale sin da subito stiamo lavorando».
Quello che appare piuttosto probabile è l’aumento dei costi del servizio e, di conseguenza, della Tari a carico del cittadino. Se infatti a Lentini Messina non potrà più portare la sua immondizia, dovrà essere individuato un nuovo sito. Alla stessa distanza dalla città (125 km) non ci sono altri impianti e quindi i rifiuti dovranno essere portati molto più lontano, magari fuori dall’Isola, forse fuori dall’Italia. Questo, ovviamente farà lievitare i costi che, a cascata, irrobustiranno la Tari.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia