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Messina hub in Fiera, si punta a 4000 vaccinazioni al giorno. Probabile via il 15 marzo

Dopo Palermo e Catania, sarà quello di Messina il prossimo hub vaccinale ad aprire. In Fiera, nei padiglioni 7A e 7B, da sabato scorso, lavorano venti persone senza sosta. Domenica compresa. L’obiettivo è attrezzare il primo dei due spazi entro sabato e nella settimana successiva consegnare anche il gemello. Si tratta di un totale di 1400 metri quadri. Saranno posizionate, 44 postazioni per la vaccinazione. Questo spazio messo a disposizione dall’Autorità di Sistema dello Stretto dovrà essere il laboratorio di vaccinazione di massa chiamato, in estate, alla copertura di tutta la città. Il potenziale massimo di somministrazioni è altissimo (quasi 30.000 a settimana) e basterebbe un mese e mezzo per dare una prima dose a tutti coloro che, ad oggi non l’hanno già avuta o che non sono già prenotati. Il nodo però rischia di non essere logistico ma la fornitura delle dosi.

«Nei padiglioni – spiega il direttore generale dell’Asp Dino Alagna – è stata fatta l’impermeabilizzazione, revisionato l’impianto d’illuminazione, predisposti bagni, quasi ultimata la posa della pavimentazione, e nei prossimi giorni verranno collocati i 44 “moduli” box che materialmente ospiteranno le vaccinazioni, compresi di linea internet per poter mettere tutti i dati in rete in tempo reale». Inoltre sarà allestito il sistema di condizionamento e per ogni padiglione, ci sarà l’area attesa, quella vaccinazione, depositi per il siero e una sala riunione. Della realizzazione, in tempi da Protezione Civile, si sta occupando la Costrubo, un’azienda di Messina. Il direttore dei lavori è Fabio Bongiovanni, con il dirigente della Protezione civile di Messina Bruno Manfrè e l’architetto Grazia Cammaroto che stanno seguendo passo passo la nascita di questa stazione vaccinale. Costo dell’allestimento, ad ora, 140.000 euro.

E ieri pomeriggio è iniziata anche la posa dei box vaccinali. «Si potrebbe cominciare il 15 marzo – dice Alagna – Stimiamo di poter vaccinare in due turni: la mattina, dalle 9 alle 13, nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 19.30 per un complessivo di 8 ore, che nel tempo potrebbe essere esteso con un turno aggiuntivo serale, così da garantire circa 10 somministrazioni l’ora in ciascun box per un totale complessivo fino a 4000 vaccinazioni in ogni giornata, col sistema a regime si intende”. Il parcheggio ospita una cinquantina di vetture: si stima l’arrivo di oltre 300 auto ogni 60 minuti in base alle prenotazioni. E quello della viabilità è sicuramente uno dei compiti più difficile da assolvere per l’organizzazione. È probabile che per i primi giorni l’accesso possa essere pedonale con l’utilizzo per i casi d’emergenza del cancello carrabile al centro della cittadella fieristica. Ma a regime la viabilità sarà diversa. Le auto dovranno entrare nel “serpentone” degli imbarchi della Caronte. Avranno una corsia dedicata sulla destra. Una cinquantina di metri dopo, troveranno un’apertura (deve essere realizzata con dei lavori che abbatteranno parte della cancellata) e potranno immettersi nell’area fieristica dove, va ricordato, sono attivi diversi cantieri. Per l’uscita, invece, saranno realizzate due rampe che consentiranno alle auto di poter rientrare sul viale della Libertà all’altezza del semaforo dell’incrocio con il viale Giostra. Anche in questo caso sarà abbattuta una parte di cancellata ad angolo con il “serpentone” e verrà introdotta una nuova fase semaforica nell’incrocio del viale della Libertà che, a chiamata, potrà far uscire senza pericoli chi ha finito le operazioni di vaccinazione. Il parcheggio dell’ex Gazometro resta una valida alternativa per i flussi di mezzi che non dovessero essere contenuti dal parcheggio di fronte ai due padiglioni trasformati in hub.

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