Il Don Chisciotte che ha combattuto, e sconfitto, i mulini a vento viene dalle acque agitate dello Stretto, dove soffia il dio del calore, lo Scirocco, e Scilla e Cariddi lottano da millenni per ribadire che qui regna solo Posidone. Giuseppe Arena, chi più messinese di lui? Come dire Mario Rossi in Italia. È lui che con il suo visionario progetto della “Arenaways” ha incredibilmente fatto condannare – il ricorso è stato presentato dall’Autorità garante per la concorrenza – per abuso di posizione dominante, con sentenza del Consiglio di Stato, un colosso come le Ferrovie accusato di avere «messo in atto, tramite le sue società controllate, una complessa e unitaria strategia finalizzata ad impedire l’ingresso della società Arenaways sul mercato del trasporto ferroviario passeggeri». La vicenda risale all’aprile 2008. La Spa creata da Arena (oggi soggetta a procedure di fallimento proprio a causa di quanto accaduto), con sede a Torino, chiese a Rfi, impresa del Gruppo Fs responsabile della gestione delle rete ferroviaria nazionale, l'assegnazione delle tracce orarie necessarie per lo svolgimento del servizio di trasporto passeggeri sulle direttrici Novara-Vercelli-Torino-Asti-Alessandria (via passante di Torino) e Alessandria-Pavia-Milano-Novara (via passante di Milano). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina