«In definitiva tutti gli elementi anatomopatologici a disposizione convergono in modo univoco verso una diagnosi di morte per asfissia meccanica violenta da strozzamento con segni anche di soffocazione, ed escludono altre dinamiche letifere». È questo il passaggio-chiave della nuova perizia autoptica che getta una luce nuova sul femmincidio di Alessandra Musarra, la ventinovenne trovata morta nella sua casa di contrada Campolino, a S. Lucia sopra Contesse, la sera prima dell’8 marzo 2019. La povera Alessandra quindi è stata strozzata. Per l’accusa il nome del suo presunto assassino è quello di Cristian Ioppolo, il suo ex, 28enne, lavorante saltuario, imputato in Corte d’assise. La prossima udienza è prevista proprio per domani. Nel novembre scorso erano stati giudici e giurati della Corte d’assise ad assegnare una nuova perizia, ovviamente in base alla documentazione che è agli atti del processo, sulle cause della morte della povera Alessandra, che era stata affidata al dott. Leonardo Grimaldi, un noto medico legale romano. Questo soprattutto perché nelle udienze precedenti c’erano stati parecchi contrasti tra i medici legali che erano stati chiamati dalle varie parti processuali impegnate nella vicenda, tra accusa, difesa e parti civili. E adesso che la nuova autopsia è agli atti del processo, all’udienza di domani sarà sentito proprio il dott. Grimaldi, per “formare in aula” la prova-chiave rispetto a quanto ha scritto nelle sue conclusioni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina