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De Luca: «Mai esistita a Messina una polizia “parallela”»

Il sindaco e l’assessora Dafne Musolino rispondono con atto formale alla lettera inviata dal procuratore De Lucia. De Luca: «Se tutto è scaturito dalle indagini riguardanti la comitiva di sciatori nel marzo 2020, rivendichiamo con forza quei controlli a tutela della salute dell’intera comunità»

Nessuna “polizia parallela”. «Non ho istituito nessuna Gestapo, ve lo vedete voi il buon commissario Giardina nei panni del capo delle SS?». Il sindaco De Luca interviene sulla vicenda intorno alla quale si sono accesi dopo la lettera inviata al Comune dal procuratore capo della Repubblica Maurizio De Lucia lo scorsi 21 gennaio. Lo fa con toni anche duri («Non ho nessun timore reverenziale, ognuno faccia il suo mestiere, il sindaco il suo, i magistrati il loro, quella comunicazione inviata al protocollo generale del Comune è irrituale, non ne comprendo il senso, non so se sia stato o meno un avvertimento...») in diretta video ed affida all’assessora Dafne Musolino la risposta formale, con una lettera consegnata allo stesso De Lucia durante un incontro svoltosi a Palazzo Piacentini.

«Tutte le notizie di reato, nessuna esclusa, raccolte o pervenute presso la polizia giudiziaria della Polizia municipale, sono state oggetto di comunicazione all’autorità giudiziaria e ciò esclude alla radice l’ipotizzabilità di qualunque secondo fine». È questo il passaggio che sindaco e assessora considerano cruciale, «fermo restando che delle attività materialmente poste in essere rispondono gli autori delle stesse, che devono conoscere e osservare i limiti posti dalla legge alla loro azione».

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