«Il Tar di Catania ha contribuito a fare ulteriore chiarezza su una problematica che è di portata nazionale». Così Mario Paolo Mega, presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, esprime la propria soddisfazione per l’esito giudiziario relativo al problema di alcune (rilevantissime) concessioni demaniali. «La decisione del Tar – afferma Mega – conferma la correttezza della nostra azione amministrativa, improntata al pieno rispetto dei dettati normativi e dei principi, riconosciuti in particolare dalla legislazione europea, di concorrenza e pari opportunità fra le imprese. Siamo consapevoli che su questo tema ci sia una grande diversità di interpretazione delle norme da parte degli addetti ai lavori e che l’applicazione sia difforme passando da un Ente all’altro ma, come sempre, ispirarsi ai principi delle norme comunitarie è una scelta semplice, corretta e di buon senso». Ma di cosa si sta parlando? «Il Tribunale amministrativo ha confermato, con sentenza pubblicata il 15 febbraio scorso, le ragioni e il corretto operare dell’Autorità di sistema dello Stretto – spiega il presidente – che aveva rigettato le richieste di due titolari di concessioni demaniali marittime, la Comet Srl e L’Ancora Srl, per delle strutture turistico-ricreative. La posta in palio non è di scarsa rilevanza. Parliamo di aree, come quella dove è ubicato il “Marina del Nettuno” (unico porticciolo turistico della città, incantevole angolo recuperato e valorizzato dalla società di Ivo Blandina). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina