Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La Lega di governo insiste: "Il Ponte si farà". I verdi: "L’ennesima boutade salviniana"

Un progetto per il ponte sullo Stretto

Tra acciaio, transizione ecologica, treni ad altissima velocità e corridoi europei, il premier Mario Draghi dovrà districarsi senza i tentennamenti dei suoi predecessori e dovrà assumersi la responsabilità, davanti all’intero Paese e alle comunità della “regione dello Stretto”, di scelte chiare, nette, incontrovertibili. Ecco, questa è l’unica pretesa che i messinesi devono fare arrivare fino a Palazzo Chigi e ai due rami del Parlamento dove il nuovo Governo dovrebbe avere, in termini numerici, una maggioranza di quelle che un tempo si diceva “bulgare”. Quali sono gli investimenti nell’Area integrata tra Calabria e Sicilia? Come si pensa di colmare il gap infrastrutturale tra Nord e Sud? Si ritiene che il Ponte sullo Stretto sia un’opera strategica per l’Europa oppure no?
La polemica del giorno – che riguarda direttamente Messina, perché quando si parla di Ponte si parla del presente e del futuro della nostra comunità – è quella che vede contrapposti il leader della Lega Matteo Salvini e il portavoce dei Verdi italiani Angelo Bonelli. «Il problema dell’Ilva – ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno – lo risolvi dando lavoro a quegli operai e usando i soldi per le bonifiche dei tarantini. Il lavoro all'Ilva lo dai partendo con la costruzione del Ponte sullo Stretto».
Bonelli ovviamente non la pensa così: «Si continua a parlare del Ponte sullo Stretto, un'opera assolutamente inutile mentre, soprattutto al Sud, servirebbero interventi strutturali quali il potenziamento della rete ferroviaria, il contrasto al dissesto idrogeologico e la risoluzione dell'emergenza acqua potabile».

Caricamento commenti

Commenta la notizia