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Messina, coltivava marijuana in casa. In manette un trentenne

Stefano Anastasi, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di coltivazione e detenzione di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica. Per lui gli arresti domiciliari

Nel corso dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, i carabinieri della compagnia Messina Sud hanno arrestato in flagranza di reato il 30enne messinese Stefano Anastasi, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di coltivazione e detenzione di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.

Nell’ambito delle attività di controllo e prevenzione sul territorio, finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri della stazione di Messina Bordonaro, hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Stefano Anastasi riscontrando che l’uomo aveva adibito una stanza alla coltivazione di piante di cannabis. L’uomo aveva allestito un impianto di illuminazione con lampade in grado di riprodurre gli effetti di calore e luminosità della luce solare e collocato i vasi per coltivare le piante di canapa che si trovavano ancora in una fase inziale del loro sviluppo.

I carabinieri hanno sequestrato complessivamente 7 piante di canapa indiana e 58 grammi di marijuana già essiccata, pronta per essere ceduta, nonché l’attrezzattura completa per la coltivazione, tra cui le lampade solari. Lo stupefacente è stato trasmesso al reparto carabinieri investigazioni scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio.

Inoltre, nel corso della perquisizione i carabinieri hanno constatato che l’uomo aveva rotto i sigilli posti sul contatore di energia elettrica dell’abitazione, il cui contratto era stato dismesso da diverso tempo, per usufruire illegalmente della fornitura.

Stefano Anastasi è stato pertanto arrestato in flagranza di reato per coltivazione e detenzione di stupefacente e furto aggravato di energia e questa mattina è comparso davanti al giudice del Tribunale di Messina che ha convalidato l’arresto effettuato dai carabinieri ed ha applicato all’uomo la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

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