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Messina, è Cateno De Luca il sindaco più ricco d'Italia: dichiara un milione di euro l'anno

Il reddito deriva in gran parte da una società, la Dioniso srl, creata da De Luca a Fiumedinisi e trasferita nella Capitale, di cui il sindaco detiene il 100% delle quote. De Luca primo tra i sindaci metropolitani

Cateno De Luca

Il più ricco d’Italia. E per distacco. Cateno De Luca rafforza un altro primato, quello di “paperone” tra i quattordici sindaci metropolitani del Paese. La sua dichiarazione dei redditi “monstre” supera il milione di euro sia nel 2019 che nel 2018, tenendo parecchio a distanza tutti, compreso il secondo e il terzo tra i sindaci più ricchi, in un podio nettamente sbilanciato.
Basti pensare che dopo De Luca c’è Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, noto imprenditore, ex presidente di una holding, la “Umana”, che fattura 600 milioni di euro l’anno, e che però si ferma ad “appena” 259.446 euro dichiarati. Non male, per carità. Ma nulla di paragonabile al “740” di De Luca: 1 milione e 6.232 euro, per l’esattezza.

Cifra lorda, va precisato, come tutte quelle che qui riferiamo. A quel milione si arriva sommando il suo compenso da sindaco (66.249 euro) con ben 994.104 euro, frutto di un’attività di consulenza svolta in prima persona dallo stesso De Luca. Per chi? Dalle carte della dichiarazione si apprende solo che l’attività è stata svolta in centro Italia ed ha consistito in gran parte in consulenza organizzativa, ma anche amministrativa, di marketing e commerciale e pure formazione. Proprio in centro Italia, a Roma esattamente, e in via Aniene 30 ancor più esattamente (stesso indirizzo di “Unica-Fenapi”), ha sede la Dioniso srl, la società creata da De Luca a Fiumedinisi e trasferita qualche anno fa nella Capitale, di cui il sindaco è anche amministratore unico, oltre a detenere il 100% delle quote. La società, che dopo aver ceduto un ramo d’azienda proprio alla Fenapi oggi si occupa di “elaborazione elettronica di dati contabili”.

Tra i redditi degli assessori, il primato spetta a Salvatore Mondello, addetto informatico, architetto e pure con laurea in ingegneria: 162.681 euro. Ma - come si legge nell'edizione cartacea di Gazzetta del Sud in edicola - mancano le dichiarazioni di alcuni assessori.

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