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Morte di Ylenia Bonavera, sì alla perizia psichiatrica sull'indagata

Il gip: «Valutare la capacità di intendere e di volere dell’indagata durante i fatti e se sia un soggetto socialmente pericoloso».

Ylenia Bonavera

Verte sulle condizioni psicofisiche di Daniela Agata Nicotra, accusata dell’omicidio volontario aggravato di Ylenia Bonavera, il procedimento penale sulla tragedia dello scorso dicembre a Catania. Il giudice del Tribunale etneo Maria Ivana Cardillo ha accolto la richiesta dei sostituti procuratori Fabrizio Aliotta e Michela Maresca di incidente probatorio nei confronti dell’indagata. Fissata quindi la data del conferimento dell’incarico e del giuramento del perito, individuato nel prof. Eugenio Aguglia: il 24 febbraio prossimo, alle 8.30, nel Palazzo di giustizia di Catania.

I quesiti

Un atto istruttorio «rilevante ai fini dell’esatta qualificazione giuridica della vicenda oggetto di indagine», scrive il gip. Ritenuto necessario, quindi, effettuare una perizia psichiatrica finalizzata a chiarire tre quesiti: se Nicotra «al momento della commissione dei fatti, era, per infermità, in stato di mente tale da escludere o, senza escluderla, scemare grandemente, la capacità di intendere e di volere tenuto conto anche delle dichiarazioni da lei rese il giorno successivo rispetto al compimento dei fatti nel corso dell’interrogatorio»; «se l’indagata sia da considerarsi soggetto socialmente pericoloso»; «se lo stato di mente» della 34enne catanese «sia, per infermità, tale da impedire la cosciente partecipazione al procedimento».

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