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Variante brasiliana del coronavirus a Messina, secca smentita di Regione e Asp

«La variante brasiliana rischia di diventare il nuovo mostro di questa crisi in tutta Italia. Lo dico con la preoccupazione per l’Umbria e per il Paese": lo ha sottolineato la presidente della Regione Donatella Tesei in Assemblea legislativa. Dove ha fatto il punto dell’emergenza Covid anche alla luce delle varianti. «Si susseguono notizie - ha detto Tesei - di nuovi focolai all’ospedale Sant'Orsola di Bologna, nelle Marche in Abruzzo, in Molise, in Toscana, a Messina, mentre l’Alto Adige è in lockdown per tre settimane. Se sarà così, spero di no, all’Umbria è toccato di isolare la nuova variante e affrontarla per prima».

Queste le dichiarazioni che in mattinata avevano gettato nel panico in molti a Messina. Ma dalla Regione e dall'Asp - precisamente dall'ufficio commissariale per l'emergenza Covid, retto dalla dottoressa Marzia Furnari - arrivano secche smentite. Ascoltate tutte le parti in causa non si registrano casi di variante brasiliana in città e provincia. Non si capisce dunque da quale fonti la presidente della Regione Umbria abbia tratto queste informazioni. "È destituita di fondamento la notizia relativa alla presenza in Sicilia di soggetti affetti da Covid-19 con variante brasiliana. Sono in atto, invece, le sequenziazioni sulla ricerca del gene 'S' della variante inglese su alcuni pazienti in cura nell'Isola". Lo precisa il Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato della Salute della Regione Siciliana.

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