"Sapevamo già della parzialità del Presidente del Consiglio nella conduzione dei lavori d’aula, ma oggi ha superato se stesso e ne abbiamo avuto plateale conferma nel corso della seduta, convocata per la discussione della mozione presentata dal consigliere Nello Pergolizzi. Dopo la presentazione della mozione, il presidente Claudio Cardile ha consentito a tutti i consiglieri che ne hanno fatto richiesta di svolgere il loro intervento, senza mai interromperli anche quando alcuni di loro hanno pronunciato espressioni offensive e scurrili nei confronti del sindaco, rappresentato in aula dal vice sindaco Carlotta Previti e dall’assessore Dafne Musolino - sottolineano in una nota proprio le due esponenti della Giunta - Durante gli interventi dei Consiglieri il Presidente non ha mai stigmatizzato le espressioni offensive o le interlocuzioni, spesso di derisione, utilizzate dai consiglieri per offendere il sindaco: - pagliaccio (consigliere La Fauci) - Schettino rievocando la famosa frase “salga a bordo, cazzo” (e qui assunta la presidenza temporaneamente dal Vice presidente Interdonato c’è stata l’unica censura sui toni utilizzati dal consigliere Alessandro Russo), - attore capace di passare dalla lacrima all’offesa nel giro di pochi secondi (Consigliere Gioveni) - soggetto che ha utilizzato l’emergenza sanitaria da coronavirus come una perenne campagna elettorale (consigliere Scavello); In una seduta consiliare caratterizzata da toni ed espressioni offensive, nella quale il presidente non ha mai esercitato il suo ruolo imparziale (oggi ha pure espresso il suo voto disattendendo la prassi consolidata che vede il Presidente astenersi) a garanzia dei lavori d’aula, lo stesso ha gettato la maschera della sua apparente bonomia, rendendosi complice di una grave aggressione nei confronti di un’esponente della giunta. Il presidente, infatti, ha chiaramente usato due pesi e due misure, quando, in violazione del Regolamento comunale e senza i necessari e preventivi due richiami (art. 19, comma 5, del Regolamento), abusando della funzione, si è fatto lecito, addirittura, chiedere ai VV.UU. di allontanare il rappresentante della Giunta dall’Aula. Nel frattempo ed al contrario, ha consentito, senza alzare un dito, ad alcuni consiglieri (Alessandro Russo, Andrea Argento, Cristina Cannistrà e Salvatore Sorbello e Giuseppe Fusco), di inveire ed aggredire verbalmente, avvicinandosi al tavolo della presidenza (come chiunque può constatare dalla visione video già in rete) mentre l’ esponente della giunta tentava di spiegare il senso della battuta. Lo stesso presidente che l’altro ieri si è rivolto alla Digos, denunciando presunte pressioni più o meno indebite, oggi mostra la mano pesante svolgendo il ruolo con parzialità ed approssimazione. Violando apertamente la norma del Regolamento comunale ha volutamente mortificato un componente della Giunta Comunale, facendola accompagnare fuori dall’Aula dai VV.UU.. Solidarietà alla Prof.ssa Tringali e censura al presidente Cardile che ha dimostrato di aver perso la bussola".