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S. Angelo di Brolo, usura e truffa: un’assoluzione e 2 prescrizioni

La complessa vicenda legata alle attività di un salumificio

Il tribunale di Patti

Si è concluso con un’assoluzione per il reato di usura, e due dichiarazioni di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dei reati di truffa e falso, il processo a carico di tre persone riguardante la vendita, nel 2012, di un salumificio di Sant’Angelo di Brolo. Il collegio del Tribunale di Patti, presidente Ugo Scavuzzo, giudici De Rose e Gullino, ha quindi assolto perché il fatto non sussiste Gaetano Ioppolo, 66enne di Sant’Angelo di Brolo, che doveva rispondere di usura, mentre si è estinta per prescrizione l’imputazione di truffa a carico di Simone Ioppolo, anch’egli santangiolese, e della commercialista orlandina Donatella Cardenia. Secondo gli inquirenti, questi ultimi due in particolare avrebbero carpito la fiducia di un loro conoscente convincendolo ad acquistare quote della società titolare del salumificio, prospettandogli un buon affare.

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