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Messina, scagionato il “terrore delle parrocchie”

Depositata la perizia sul giovane che ha ucciso il padre

Il tribunale di Messina

Non doversi procedere per incapacità di stare in giudizio. Si chiude con questa sentenza il processo a carico del 41enne R.A. che tra il 2013 e il 2015 si presentava in varie chiese cittadine molestando le persone durante la messa e pretendendo denaro da parroci e fedeli. Era il vero “terrore delle parrocchie” dopo aver chiesto l’elemosina a parroci e fedeli anche a suon di ceffoni. L’uomo, che è stato assistito dall’avvocato Paola Rigano, doveva rispondere di furto, tentata estorsione, estorsione e molestie. La sentenza è del giudice monocratico Letteria Silipigni alla luce di una perizia - su richiesta della difesa che già nell’udienza preliminare l’aveva formulata -, che ha accertato l’incapacità dell’uomo di stare in giudizio.

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