Messina, clima rovente De Luca-Consiglio. Il sindaco: "Asini volanti". Cardile: "Una farsa continua"
Torna rovente il clima a Palazzo Zanca. L’ultimo pretesto utilizzato dal sindaco Cateno De Luca per attaccare il consiglio comunale è stata la delibera sul contratto di servizio dell’Amam. Ieri era già andato in scena lo scontro in aula. Oggi, incassato il sì (risicato), De Luca si è sfogato sui social: «Dalla sceneggiata alla farsa», il suo incipit. Per poi ribadire la necessità di cambiare le attuali regole del consiglio comunale, che prevedono l’equiparazione del voto di contrarietà e dell’astensione. «Ho chiesto più volte di togliere questa vergognosa regola ma, nonostante l’impegno assunto da “animo sereno” (il riferimento è a Massimo Rizzo, ndr) con garante il presidente del consiglio comunale, questa vergogna è rimasta per consentire ai pavidi di non farsi sgamare dalla città». Pavidi che, poche ore prima, erano stati definiti «asini volanti»: «È sotto gli occhi di tutti che il consiglio comunale è stato trasformato nel “Grande Fratello in salsa buddace” (anche qui viene citato Rizzo, ndr) dove si tenta di mettere il bavaglio al sindaco arrivando a violare i regolamenti consiliari ed anche le leggi come è stato con il mancato dibattito e confronto sulla relazione del secondo anno di attività del sindaco e della sua giunta comunale. Ora alcuni asini volanti cominceranno a fare le vittime perché il sindaco gli ha fatto la bua, faranno i dispetti. Nonostante siamo in piena pandemia, buona parte del consiglio comunale continua a giocare. Ora non ci sto più!». Proprio Massimo Rizzo (LiberaMe) ieri si era espresso così: «Il consiglio comunale deve scegliere tra il sindaco ed il dg dell’Asp, come fosse un Grande Fratello in salsa buddace? Se avessi la sua educazione istituzionale, dovrei restituirgli la pernacchia di qualche giorno fa. Ma io sono io... Vedi, caro sindaco, io ho già da sempre scelto con chi stare, e tu lo sai. Io sto con la Città, senza se e senza ma. Per quanto mi riguarda, Musumeci, Razza, La Paglia hanno pesantemente contribuito all’emergenza siciliana e messinese. Si dimettessero tutti e tre, se ciò può rappresentare un’inversione di tendenza. Ho chiesto, ed insisterò, per la costituzione di una commissione di inchiesta sull’emergenza Covid, per accertare fatti e responsabilità. Se al dramma epocale che la nostra comunità sta vivendo, vuoi irresponsabilmente aggiungere quello di una gestione commissariale del Comune, fai pure. Ne risponderai alla tua coscienza e, se ci sarà l’occasione, agli elettori. Ma non cercare una via d’uscita o un capro espiatorio nel consiglio comunale. Ti sei infilato volontariamente nel tunnel delle dimissioni e come le altre volte avrai una tua exit strategy. Tanto i tuoi ultras ti perdoneranno anche questa». Sullo sfondo, l’iniziativa del consigliere Nello Pergolizzi, anche lui di “LiberaMe” e tra i più convinti sostenitori del sindaco, che ha depositato una sorta di mozione… di fiducia, con la quale invitare il sindaco «a ritirare le dimissioni e continuare il lavoro già intrapreso per l’attuazione del suo programma elettorale». La mozione di Pergolizzi, depositata ieri, non sembra però aver riscosso, finora, un gran successo. Certo, non è difficile immaginare che alcuni fedelissimi del sindaco in Aula voterebbero ad occhi chiusi la mozione. E qualche altro sì è facilmente individuabile qua e là. Ma la soglia dei 17 voti favorevoli, maggioranza numerica dell’Aula, è ad oggi inimmaginabile. Ecco perché già oggi Pergolizzi parlava, nei corridoi di Palazzo Zanca, di «provocazione», in questi termini: «Il mio è un atto politico, per capire chi davvero è pronto ad andare al voto e chi, come me, non ha problemi a metterci la faccia nel dire che, al netto di tutto, questo sindaco deve andare avanti». La sensazione è che, con queste premesse, la mozione potrebbe anche non arrivare mai al voto in aula. Prima in ogni caso c’è il bilancio.
La replica del presidente del Consiglio, Claudio Cardile
"È ormai evidente a tutti l'enorme difficoltà politica in cui versa il primo cittadino, ragion per cui il predetto, essendosi infilato in un tunnel senza uscita, tenta di attribuire al Consiglio Comunale delle colpe che non ha, storpiando la realtà con dei modi che gli si addicono indubbiamente. Pertanto, sono costretto ancora una volta a dover ristabilire la realtà vera delle cose e non quella veicolata dal sindaco attraverso i social network che stanno riducendo la politica ad una farsa continua, tra l'altro aizzando i cittadini in maniera pericolosa contro il nemico di turno. In un momento in cui tutti auspicheremmo tranquillità e serenità, gli atteggiamenti del primo cittadino indirizzano su tutt’altra strada. Partendo dalla modifica del contratto di servizio con AMAM Spa, è opportuno chiarire che il Consiglio Comunale ha dedicato 2 sedute alla trattazione di questo importante atto deliberativo (che incide sul bilancio del Comune per due milioni di euro), dibattendo principalmente sul parere dei revisori dei conti che mettevano in allarme il Consiglio sul rischio di minare i già precari equilibri di bilancio. Chiaramente mi sembra più che legittimo dover interloquire con i Revisori dei Conti per comprendere meglio il significato del loro parere (e nella prima seduta i revisori erano assenti ingiustificati).
In merito al Bilancio di Previsione 2021-2023 è opportuno chiarire che la proposta era stata notificata alla Presidenza solo la scorsa settimana ed era carente dal Piano Triennale delle OO.PP. (delibera propedeutica al bilancio stesso). Detto piano è stato notificato alla Presidenza soltanto alla fine della scorsa settimana per poi essere ritirato dal Direttore Generale il lunedì mattina stesso in quanto, a seguito di un parere del Segretario Generale, è stato chiarito che, essendo contenuto nel DUP (documento unico di programmazione), non è necessario adottarlo prima del Bilancio stesso. Pertanto, si è iniziata la discussione sul bilancio nella commissione competente. È evidente dunque che non vi è alcuna intenzione di rallentare sulla trattazione del Bilancio (che ci è stato notificato da meno di una settimana). Dunque sono incomprensibili le esternazioni del sindaco. È opportuno sottolineare, ancora, che la modifica al regolamento del Consiglio Comunale che tanto al Signor Sindaco sta a cuore è stata presentata da alcuni Consiglieri Comunali, ma ha ricevuto il parere contrario di regolarità tecnica in quanto in contrasto con lo statuto comunale e con la legge regionale n.16/63. Infine, dal momento che il sindaco ha iniziato a pubblicare votazioni dell'aula e video di spezzoni di consiglio comunale, poiché l'aula non ha nulla da temere lo invito a pubblicare con la stessa solerzia tutte le sedute del civico consesso e tutte le votazioni; così i cittadini potranno anche farsi una idea di quante volte l'aula è frequentata dal Primo cittadino e dai componenti della sua giunta".