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"A Messina è vietato anche morire": l'attacco della Uil. L'assessore Minutoli replica

Il sistema di gestione dei servizi cimiteriali è stato affidato alla Maggioli srl, ma ad oggi sono oltre 400 le salme ferme nel deposito

"Nei cimiteri di Messina, ad oltre sei mesi dalla nostra dettagliata denuncia, le cose non sono cambiate, anzi sono gravemente peggiorate. La giunta De Luca, anche in questo nevralgico settore comunale, evidenzia assoluta inefficienza e palese incapacità amministrativa". Così il segretario generale della Feneal Uil Messina-Palermo Pasquale De Vardo, il quale ricorda come la stucchevole querelle che seguì la documentata segnalazione sindacale rappresentò l’ennesima dimostrazione del "fallimento amministrativo" che la città sta vivendo.

"Le patetiche giustificazioni della giunta De Luca in merito alla triste contabilità sui numeri delle salme giacenti presso il deposito del Gran Camposanto, a luglio erano circa 250, con vergognose attese di lunghi mesi prima di potere ricevere una degna tumulazione, dimostrò il miserevole spessore e i metodi arroganti dell’amministrazione comunale. Accanto al penoso tentativo di giustificare l’ingiustificabile, tentarono di scaricare ogni tipo di responsabilità alla passata amministrazione e, addirittura, ai lavoratori impegnati nelle tumulazioni".

Il sindacato afferma di aver registrato, appena qualche giorno fa " una stucchevole dichiarazione dell’assessore ai cimiteri di Messina Massimo Minutoli, il quale, in diretta Facebook e nel consueto stile di questa amministrazione, spiegava alla cittadinanza il gran bel lavoro che, – grazie alla buona intuizione di questa amministrazione che noi, invece, definiamo letteralmente scellerata, – si sta svolgendo presso il Gran Camposanto. Infatti, a seguito di un accordo quadro disposto dal dipartimento Affari generali del Comune di Messina, determina n. 6929 del 04/10/2019, il sistema di gestione dei servizi cimiteriali è stato affidato alla Maggioli srl ad un costo di ben 675.000,00 euro contro un costo precedente di circa 400mila euro: un aumento secco di quasi il 70% di risorse della collettività.

"Oggi dopo oltre 7 mesi dalla nostra puntuale denuncia, – continua De Vardo – dobbiamo rilevare ed evidenziare la pessima gestione del Gran Camposanto centrale di Messina. Un dato vergognoso e drammatico allo stesso tempo: oggi le salme ferme nel deposito presso il cimitero centrale sono oltre 400 e a questo raccapricciante numero si devono aggiungere le circa 100 salme presenti nei cimiteri decentrati. Si tratta di numeri stucchevoli dietro i quali ci sono dolori immensi e famiglie distrutte che oltre a vivere la perdita di un congiunto devono subire questo vergognoso comportamento dell’amministrazione De Luca che non permette una doverosa e degna sepoltura dei propri cari e non possono essere presi in giro con l’alibi del Covid".

Considerato che la nostra prima denuncia rivolta ad inchiodare alle proprie responsabilità la giunta De Luca attraverso un sostanziale cambiamento del (dis)servizio in questione provocò lo scontato atteggiamento del sindaco e dei suoi sodali che negarono la lampante ed incontrovertibile evidenza dei fatti che erano alla base del nostro esposto, a questo punto - conclude il segretario generale della Feneal-Uil Pasquale De Vardo - appare inevitabile investire le autorità competenti per chiedere un tempestivo intervento finalizzato a fermare questo palese disservizio attraverso l’ennesima diseconomica privatizzazione di un bene comune che ha l’unica finalità di arricchire i soliti personaggi e danneggiare pesantemente i cittadini. Le circa 500 salme ferme nei depositi dei cimiteri messinesi chiedono dignità e devono fare riflettere sull’assoluta demagogia di un sindaco che non è assolutamente all’altezza di guidare una città metropolitana con la storia, la cultura e la civiltà come Messina.

La replica di Minutoli

Arriva la risposta dell’Assessore Minutoli in merito agli ennesimi attacchi del sindacato UIL relativi ai disservizi che sarebbero presenti all’interno dei Cimiteri e delle salme giacenti. “Credevo di essere stato esaustivo nella mia risposta, evidentemente ci sono altre ragioni che spingono il sindacato a continuare a battere sulla questione riguardante l’informatizzazione del servizio cimiteri”, esordisce così l’Assessore Minutoli “Il sindacato una volta si occupava delle questioni e delle problematiche attinenti i lavoratori, oggi si occupa di questioni politiche come dei veri e propri consiglieri di opposizione.

"L’amministrazione Comunale, con la Deliberazione della Giunta Comunale n. 658 del 05/12/2018, ha formulato un preciso “Atto di indirizzo finalizzato alla realizzazione delle misure dirette ed indirette a supporto del PRFP 2014-2033, in attuazione al “Salva Messina”, con cui è stata individuata, quale azione da porre in essere nel Gruppo Pubblico Locale, “l’armonizzazione dei sistemi informatici e l’utilizzo di un’unica piattaforma gestionale per l’attività municipale e del sistema delle partecipate”. Occorre precisare che i sistemi cimiteriali erano stati affidati con contratto rep. N.4378/2017 con scadenza 08.10.2018. Successivamente il contratto veniva “ripetuto” con un contratto rep. N. 4474 in data 14.12.2018 la cui scadenza era fissata per il 08/10/2019 alla stessa Società privata. In buona sostanza, tali servizi erano gestiti e attivi dal 2009, con affidamenti e gare che sono state oggetto di attenzione del segretario generale Rossana Carrubba che ne aveva sollevato dubbi circa la regolarità. Il Comune di Messina ha quindi adottato provvedimenti riconducibili alle normative vigenti, senza inventarsi nulla, verificando le principali disposizioni che regolano i contratti pubblici e gli acquisti di beni e servizi ICT che obbligano, fra l’altro, a verificare la fattibilità di ricorrere alle Convenzioni/Accordiquadro/Contratti quadro Consip, nonché agli strumenti del portale del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Solo dopo aver verificato che risultava già attivo l’accordo quadro CONSIP, servizi applicativi per la P.A, e la particolare idoneità alle esigenze operative, l’Amministrazione Comunale ha attuato il progetto per la gestione dei Cimiteri prevedendo l’implementazione nella procedura a banca dati unica SIMEL2 (progetto a riuso concesso dal comune di Salerno) di un gestionale per tutti i servizi dei 17 cimiteri e di una piattaforma web per l’interfacciamento dell’utenza alla suddetta procedura, in totale trasparenza e conforme ad ogni direttiva europea nel rispetto della privacy. Diversamente da quanto sostenuto dal sindacato, il costo del progetto , che prevede una durata di 18 mesi, è di 199.750,00 € e non di 675.000,00 euro annui come riportato nell’articolo. Inoltre, la procedura seguita per la gestione del servizio è stata l’adesione ad Accordo Quadro CONSIP, lotto 3 (SUD ITALIA) SERVIZI PROFESSIONALI DI SUPPORTO SPECIALISTICO IN AMBITO “TRIBUTI E SERVIZI CIMITERIALI”. (CIG derivato 8041321403). Non si è trattato quindi di affidamento diretto a Maggioli, come falsamente affermato dal sindacato, ma di una procedura chiaramente riconducibile ad una “adesione” ad accordo quadro Consip nella massima trasparenza, così come previsto dalla legge.

Dovrebbe sorprenderci il continuo e nostalgico richiamo del sindacato alle passate gestioni che, evidentemente rimpiange il periodo in cui venivano spesi oltre 400.000 euro annui, ma non ci sorprende perché appare chiaro che con queste accuse non si intende tutelare la spesa pubblica ma, al contrario, si tenta, inutilmente, di sviare l’amministrazione verso modelli gestionali che nel passato avevano rappresentato una prassi che con queste azioni sono stati definitivamente soppressi. Si respingono quindi al mittente le strumentali critiche mosse dal sindacato, con il solo fine di seminare confusione tra i cittadini, strumentalizzando inoltre il dolore dei parenti della salme in deposito, rappresentando una situazione non veritiera e tentando di addossare all’amministrazione delle responsabilità infondate. Il sistema di gestione, in buona sostanza, è passato da una procedura semi automatizzata ad una totalmente automatizzata e digitalizzata in linea con le disposizioni AGID, gestita interamente da personale del Comune di Messina senza affidamenti all’esterno. Il privato, negli ultimi anni, aveva invece sostituito completamente il back office dei Servizi Cimiteriali, lasciando ai Dipendenti del Comune solo il front-office per il ricevimento del cartaceo che oggi non viene più usato nella quasi totalità delle pratiche. Il sistema, dopo i primi sei mesi, è ancora in fase di rodaggio, ma sono state poste in essere tutte le azioni volte a migliorare ed efficientare al massimo la macchina cimiteriale.

Richiamando i numeri delle salme giacenti in deposito rammentiamo che al momento dell’insediamento della nuova struttura interna, le salme in deposito erano di 243. Oggi, nonostante l’evoluzione dei decessi per Covid, ed i rallentamenti subiti a seguito del contagio di ben 6 operatori del servizio amministrativo dei Cimiteri, risultano essere 324 le salme al deposito, 53 quelle in attesa di tumulazione nei cimiteri sub-urbani, delle quali 8 sono state già programmate nei cimiteri di Pace e Granatari, mentre altre 9 sono programmate già per domani presso il Gran Camposanto. In conclusione, giornalmente vengono eseguite in media 7/8 cremazioni presso l’ara crematoria e circa 20/25 tumulazioni nelle aree cimiteriali. Al fine di ridurre i tempi di giacenza di salme in deposito, durante l’emergenza Covid-19, il dirigente dei Servizi Cimiteriali, con propria determina, ha ridotto il termine per l’esecuzione dei pagamenti dei bollettini emessi a 15 giorni, decorso il quale verranno emessi ordini di seppellimento delle salme presso il campo comune. Inoltre, sempre a fine di ridurre i tempi di giacenza in deposito, è stata emessa una ulteriore determina dirigenziale che riduce a tre mesi, anziché un anno, il tempo massimo di giacenza disponibile a seguito della convocazione. Con l’avviso pubblico espletato a fine novembre 2020, sono stati circa 100 i posti resi disponibili per le assegnazioni, quasi tutti aggiudicati. Inoltre si sta procedendo, dopo anni di immobilismo, alle estumulazioni dei resti delle salme presenti al muro centenario II° nord, lato Palmara, che renderanno liberi e pronti, entro questa settimana, ulteriori 100 posti per un nuovo avviso pubblico. Nonostante l’incremento delle mortalità registrato da agosto ad oggi, l’attività di programmazione non si è mai fermata e i numeri lo confermano. Precisiamo infine, che “nessun nuovo costo è avvenuto a carico della collettività” poiché i lavoratori che si occupano del servizio amministrativo cimiteriale, sono dipendenti comunali. E’ forse proprio questo il vero tema della vicenda che fa agitare il sindacato, che strumentalizzando una questione assolutamente delicata, quale è quella della sepoltura delle salme, tenta invece di difendere la posizione di quei dipendenti che sono stati spostati da un ufficio non produttivo, ad uno in cui si viene chiamati a svolgere un servizio interamente in capo all’ente, laddove prima si ricorreva a ditte private".

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