La V Sezione penale della Cassazione ha reso definitiva l’assoluzione per l’allevatore Gaetano Iudicello, 60 anni, di Castel di Lucio, che era stato accusato di avere ucciso, con un colpo di fucile calibro 12 alla testa, il 15 settembre 2005, l’agricoltore castelluccese, Giovanni Nicolosi, 83 anni. La vicenda si è così conclusa dopo oltre quindici anni. La Suprema Corte, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso che la Procura Generale di Reggio Calabria aveva presentato avverso la sentenza di assoluzione nel 2017. In precedenza Iudicello era stato condannato a 18 anni, con il rito abbreviato dal Gup di Mistretta, con pena ridotta a 16 anni e mezzo dalla Corte d’Appello di Messina ma la sentenza venne annullata, con rinvio a Reggio Calabria, nel primo passaggio in Cassazione. In appello la Corte reggina mandò assolto l’allevatore per non avere commesso il fatto e l’ultima decisione degli ermellini chiude così, senza avere trovato il colpevole, il fatto di sangue che avvenne a Mistretta in contrada Cannito.