Continua il gioco a incastro dei reparti al Policlinico di Messina. I ricoveri continuano e aumentano di giorno in giorno. Basti un dato: il 1. dicembre i pazienti Covid all’ospedale universitario erano 58; il 1. gennaio, meno di venti giorni fa, erano ancora 62. Oggi, secondo l’ultimo bollettino, sono 102. Un incremento importante e soprattutto rapido, che ha costretto il Policlinico a correre ai ripari, con continui trasferimenti di reparti, rendendo, di fatto, i Padiglioni B ed E i due “corpi” del complesso ospedaliero dedicati maggiormente al Covid, il primo per le degenze ordinarie, il secondo per le terapie intensive.
L’ultimo rimescolamento di carte è stato disposto lunedì dal commissario straordinario Giampiero Bonaccorsi, il direttore sanitario Antonino Levita ed il direttore amministrativo Elvira Amata: le unità operative di Endrocrinologia, Reumatologia ed Allergologia e Immunologia clinica sono state trasferite dal secondo al quarto piano del Padiglione H, nei locali dell’unità operativa complessa di Dermatologia, dove potranno svolgere attività di ricovero da oggi. Le unità operative di Medicina interna, Nefrologia e Dialisi, Medicina ad indirizzo epatologico, Gastroenterologia e Malattie intestinali croniche e Geratria, invece, dal terzo piano del Padiglione B si trasferiranno, nella giornata di domani, nei locali «resisi disponibili» del secondo piano del Padiglione H. Con la nuova collocazione saranno 19 i posti letto di degenza complessivi per tutte le unità trasferite. Un calo consistente, se si considera che – stando a quanto riporta il sito ufficiale del Policlinico – già solo tre di queste unità (Medicina interna, Nefrologia e Dialisi e Medicina a indirizzo epatologico) conterebbero, di norma, su 43 posti letto.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia