Forse era stato stato il punto di rottura che aveva suscitato maggiori perplessità. Quello nel quale il sindaco aveva “ritirato” Messina Servizi dalla gestione del delicato capitolo del ritiro dei rifiuti dalle case di chi si trova a casa con il covid. L’Asp, una settimana fa, aveva alzato bandiera bianca dicendo che l’azienda a cui aveva affidato il servizio non aveva più la possibilità di coprire la città di Messina e che sarebbe stato meglio che proseguisse Messina Servizi. Poi la fase di accordo per il passaggio di consegne che è stata piuttosto lunga e che sembrava essere arrivata ad un punto morto quando De Luca e il presidente di Messina Servizi Pippo Lombardo, avevano annunciato il passo indietro denunciando che avevano ricevuto solo 78 nominativi e non tutti quelli che è prevedibile siano positivi o in isolamento volontario. Ma ieri è bastata mezza giornata perché la situazione cambiasse. Due gli elementi che hanno riportato sui binari del buon senso una vicenda che rischiava di sacrificare migliaia di messinesi sull’altare di uno scontro, anche politico. Il primo è che 32 operatori di Messina Servizi hanno risposto ieri pomeriggio alla convocazione dell’Asp perchè venissero vaccinati in vista dell’avvio del servizio di raccolta dei rifiuti speciali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina