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Piana di Sibari, gli apicoltori lanciano l'allarme-furti: 300 alveari scomparsi

Il monito dell'Unaapi: “Di fronte a tali episodi, si resta colpiti e sostanzialmente inermi, pur avendo fatto regolare denuncia alle forze dell’ordine”

Gli apicoltori della Piana di Sibari sono in allarme per in numerosi furti. In poco più d’un mese sono spariti dalle aziende oltre trecento alveari. Nel comprensorio opererebbe una squadra specializzata nel furto delle arnie. Una parte di queste ultime è stata ritrovata, nei giorni scorsi, attraverso l’uso di alcuni gps che gli apicoltori avevano montato all’interno dei contenitori. La rilevanza del fenomeno lascerebbe presumere all’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale dedita alla ricettazione degli alveari fuori regione. Questo è quanto si legge in un comunicato dell'Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani) e interessa il territorio della Piana di Sibari. «Di fronte a tali incresciosi episodi, gli apicoltori colpiti sono sostanzialmente inermi, pur avendo fatto regolare denuncia alle forze dell’ordine. L’invito rivolto a tutti gli apicoltori e a chiunque avvisti alveari con codici aziendali sospetti o vendita di alveari e nuclei sotto costo - proseguono dall'Unaapi - è quello di segnalare anche in forma anonima alle Forze dell’ordine o alle associazioni territoriali di riferimento».

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