Chiese aperte o chiuse? Messe in presenza o solo via streaming? La nuova ordinanza “antibabbiu” del sindaco De Luca sembra aver gettato nel panico anche le comunità dei fedeli. Nessuna nuova decisione però da parte dell’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela in merito alla frequentazione dei luoghi di culto, dove “ci si può recare per una visita o per la partecipazione alle celebrazioni”. Tutto invariato dunque sul fronte sacro rispetto a quanto indicato dal decreto legislativo n. 172 del 18 dicembre 2020 (combinato dell’articolo 3 e 5 DPCM 3 novembre 2020). In questa situazione da “profondo rosso” dunque andare in chiesa sarà possibile: attenendosi scrupolosamente alle regole d’ingresso, uscita e disposizione all’interno degli edifici che dovranno ragionevolmente individuati fra quelli più vicini alla propria abitazione), i quali potranno accogliere i fedeli nel rispetto della capienza massima consentita.
Cosa si deve fare?
Si raccomanda naturalmente di munirsi dell’apposita autocertificazione nella quale bisognerà indicare l’orario della messa e la chiesa, al fine di evitare eventuali incomprensioni con le forze dell’ordine. Alcuni sacerdoti, come don Giovanni Sturiale a Montepiselli o monsignor Giuseppe La Speme in Cattedrale, per venire incontro al desiderio di quanti sono impossibilitati a spostarsi o preferiscono seguire da casa la celebrazione della messa, hanno deciso di riprendere la trasmissione in diretta dalla pagina Facebook della parrocchia. Altri parroci, vista la ridotta capienza della chiesa come quella della SS. Annunziata, continueranno a richiedere la prenotazione via What’sapp per le celebrazioni domenicali e festive. Fa riflettere il post di mons. Nicolò Freni, preoccupato ieri per la “disertazione” di gran parte della sua comunità di S. Paolo e S. Nicolò in Briga, che sulla sua pagina Fb ha scritto: “Come mai? Sabato siete usciti per fare la spesa e oggi tutti malati?”, ha chiesto il sacerdote in maniera provocatoria, chiarendo ancora una volta che “il rispetto delle norme igieniche e le disposizioni anti assembramento rendono le chiese luoghi sicuri” ed esortando tutti a “non vivere nella paura, ma ad avere prudenza e senso di responsabilità. Nelle ultime settimane tutte le chiese dell’arcidiocesi sono state ulteriormente sanificate dalle ditte preposte.
Ricevimento pubblico
Vista l’ordinanza contingibile ed urgente del presidente della Regione Siciliana n. 6 del 9 gennaio 2021 con la quale, a motivo della intensificazione della diffusione del virus Covid-19, vengono fissati criteri più stringenti in ordine alla circolazione delle persone in alcuni comuni della Sicilia, tra cui Messina, l’arcivescovo ha disposto la sospensione del ricevimento del pubblico in tutti gli uffici della Curia arcivescovile e nell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero e quella delle istruttorie delle cause in corso presso il Tribunale Ecclesiastico Metropolitano.