"La crescita del contagio nella città di Messina preoccupa e, per questo motivo, da oggi è in vigore l'ordinanza del presidente Musumeci che aumenta le restrizioni e pone ai massimi livelli l’attenzione per arginare la diffusione della pandemia tra i cittadini messinesi. Non si può, invece, condividere il successivo provvedimento del sindaco peloritano che, a prescindere da ogni valutazione di natura giuridica, vieterebbe dal 15 gennaio le attività essenziali, a cominciare dalla vendita di generi alimentari. Si tratta, chiaramente, di limitazioni incompatibili con le primarie ed irrinunciabili esigenze di ordine sociale. Confidiamo pertanto in un provvedimento di rettifica". Lo dichiara in una nota l’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza. Messina, infatti, a partire dal prossimo venerdì, sarà più "rossa" della zona "rossa". Oltre alla necessità per gli spostamenti dell'autocertificazione (qui il modulo) saranno infatti in vigore, secondo l'ordinanza sindacale, ulteriori restrizioni, rispetto a quelle stabilite dal Dpcm e dalla Regione, che interessano soprattutto la chiusura a partire da venerdì delle attività inserite nell'allegato 23. Tra queste anche i supermercati, anche se De Luca ha precisato che questa disposizione verrà modificata e i supermercati potranno restare aperti e continuare a vendere generi alimentari mentre non potranno essere venduti quegli articoli per i quali abbiamo disposto la sospensione dell’attività al pubblico (es. lampadine, biancheria intima, ferramenta, piante, etc.). Resteranno chiusi barbieri, parrucchieri, lavanderie e servizi di pompe funebri (ovvero gli esercizi contenuti nell'allegato 24). Sempre aperti invece gli esercizi di vendita di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro con orario di apertura ordinario dalle ore 8,00 alle ore 20,00. Le farmacie rispettano i turni e gli orari di apertura secondo la loro programmazione. Per quanto riguarda bar e ristoranti fino a giovedì sono consentiti l'asporto e la consegna a domicilio, da venerdì 15 invece solo la consegna a domicilio. - Nelle giornate festive è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Rimane sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. Da venerdì 15 gennaio al 31 gennaio, ribadiamo dunque, chiuderanno gli esercizi commerciali al dettaglio previsti dall'allegato 23.