La città di Messina ed i comuni di Castel di Judica e Ramacca (gli ultimi due in provincia di Catania) sono "zona rossa". “Tempestività e rigore - ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - sono per noi indispensabili in una fase in cui le performance positive sulla campagna vaccinale non possono e non devono subire distrazioni. Il mese di gennaio è strategico sotto il profilo sanitario ed economico. I cittadini sono i primi ad averne la piena consapevolezza. In particolare, in base alle recenti indicazioni del Comitato tecnico scientifico regionale, verrà effettuato un monitoraggio costante e analitico su tutto il territorio regionale".
Le parole di De Luca
«Ringrazio il presidente della regione siciliana Nello Musumeci e l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza per la risposta tempestiva alla nostra istanza formalizzata ieri alle ore 20:30 sull'istituzione della zona rossa. Ora aspettiamo che venga rimosso con altrettanta tempestività il direttore generale dell’Asp di Messina Paolo La Paglia». Così il sindaco di Messina Cateno De Luca commenta su Facebook le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. «Messina fino al 31 gennaio - prosegue De Luca - sarà zona rossa, sono pronto a riaprire il Centro operativo comunale, a predisporre il gabinetto di guerra e a chiudere tutto». Il sindaco chiarisce tuttavia che «gli esercizi chiusi potranno contare su riduzioni Tari, occupazione suolo e acqua e la Family card per la spesa durerà fino a giugno»
Zona rossa
L’ufficio del Commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 nel territorio dell'Asp di Messina ha inoltrato formale richiesta alla Presidenza della Regione Siciliana, ai sensi dell’ordinanza n.36, di istituzione della zona rossa per la città di Messina. La richiesta è stata presentata ieri mattina dal Commissario ad Acta Maria Grazia Furnari. Contestualmente è stato avviato il piano integrativo di potenziamento delle rete ospedaliera Covid.
Il Piano dei posti letto
Al Policlinico saranno aggiunti 20 posti di degenza ordinaria e 6 di terapia intensiva. Al Cutroni Zodda di Barcellona saranno aggiunti 8 posti di degenza ordinaria. I quattro posti di terapia intensiva di Taormina sono già diventati operativi. L’Irccs Bonino Pulejo ha già approntato i 15 posti di degenza ordinaria di Villa Contino e gli 8 di terapia sub intensiva dell’ospedale Piemonte. Al presidio di Casazza dell'istituto, saranno allestiti subito 12 posti “neuro covid” che diventeranno 70 entro il primo febbraio. Il polo di Casazza diventerà un polo di “decongestionamento” per gli altri ospedali. Il percorso assistenziale continuativo sarà quindi "covid-neuro covid-post covid": i pazienti in condizioni che richiedono ancora assistenza ospedaliera, ma hanno superato la fase “critica”, saranno trasferiti a Casazza per essere accompagnati nella fase post ospedaliera verso la guarigione.
I Covid Hotel
I covid hotel, in aggiunta ai 36 di Trappitello, ed ai 25 di Sant’Agata di Militello, prevederanno ulteriori 90 posti a Messina (Capo Peloro Resort) e 60 a Terme Vigliatore (Parco Augusto). Altri 80 posti saranno ricavati da due Rsa a Itala e Messina. Per garantire sicurezza sul lavoro agli operatori delle partecipate comunali Messina Servizi bene Comune e Messina Social City, che si occuperanno del ritiro dei rifiuti speciali e dell’assistenza domiciliare, l’Asp di Messina ha previsto da domani l’avvio della campagna vaccini per i dipendenti che saranno impegnati in prima linea nel contrasto all’emergenza covid. La diretta del vertice in corso a Palazzo Zanca