Dragaggio dei fondali è ormai imminente l’avvio dei lavori. Infatti l’Autorità portuale ha provveduto ad aggiudicare l’appalto, bandito dopo che dal ministero dell’Ambiente è arrivato l’ok alle ultime autorizzazioni. Ad aggiudicarsi l’opera è stata l’Ati composta dalla società veneta Gregolin e dalla siciliana Calabrese, di Barcellona. L’importo si aggira sui cinque milioni di euro, dopo il ribasso che è stato effettuato. Si tratta di un intervento che è atteso da oltre un decennio. Ora si attende di superare questa fase dell’emergenza Covid per poter organizzare il cantiere e avviare i lavori. L’ultimo ostacolo, rappresentato dalla perizia di variante, ha praticamente chiuso una fase difficile caratterizzata da interpretazioni mai troppo chiare. Tra l’altro, nello stesso provvedimento ministeriale sono contenute le prescrizioni da seguire. La prima riguarda le modalità di manovra dei mezzi marittimi rispetto alla presenza delle panne. Inoltre, tutte le attività di controllo dovranno essere preventivamente concordate con l’Arpa. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina