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Messina, non si torna a scuola. Il sindaco De Luca: "8 e 9 chiuse, poi si decide. Situazione sfuggita di mano all'Asp"

"Dopo oltre tre ore di confronto con Asp, rappresentanti dei presidi ospedalieri e dell’assessorato regionale sanità e’ emersa una situazione di inaudita gravità sotto il profilo della crescita dei contagi, delle continue disfunzioni dell’ASP, della raccolta dei rifiuti dei contagiati Covid e dei posti letto disponibili per i contagiati da Covid ormai quasi esauriti in tutti i presidi ospedalieri della città e provincia". Irrompe il sindaco Cateno De Luca che non le manda a dire e, come al solito, non si allinea a quanto deciso su base nazionale.
"Tra poco - continua il primo cittadino - pubblicheremo le risultanze dettagliate del tavolo tecnico e l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado pubbliche e private compreso asili nido per i giorni dal 7 al 9 gennaio. Sabato 9 gennaio alle 12 si terrà un ulteriore tavolo tecnico a Palazzo Zanca per valutare l’esistenza delle condizioni di sicurezza per riaprire le scuole dall'11 gennaio in poi. State tutti attenti perché la situazione ormai è sfuggita di mano all’Asp e prendere il Covid in queste condizioni significa mettere maggiormente a rischio la propria vita". Quindi 8 e 9 si riprenderanno regolarmente le lezioni con la didattica a distanza. 

La Regione ci pensa

Per quanto riguarda la Regione Siciliana saranno decisivi gli esiti di una riunione del Comitato scientifico regionale, convocata per domani pomeriggio, per stabilire in modo definitivo quando riprenderanno le lezioni in presenza in Sicilia. Al vertice, richiesto dall'assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla, parteciperanno anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l'assessore alla Salute, Ruggero Razza. Lagalla ha chiarito che in ogni caso «gli studenti degli istituti secondari di secondo grado della Sicilia e dei corsi di istruzione e formazione professionale non torneranno in classe in presenza prima del prossimo 11 gennaio», quindi chi riprenderà le lezioni l'8 gennaio lo farà con la didattica a distanza. Ma non è detto che la data di ritorno in classe non slitti: «Da parte sua – dice Lagalla  - il governo regionale si riserva di acquisire dal Cts regionale i necessari aggiornamenti tecnico-sanitari, al fine di assumere decisioni conseguenti sulla data di ammissione in presenza del 50% degli studenti che frequentano le scuole superiori. Al tempo stesso, saranno verificati gli adeguamenti disposti a carico della rete regionale del trasporto pubblico».

A Messina, invece, ci ha pensato De Luca: 8 e 9 scuole chiuse. L'11 gennaio è ancora lontano.

 

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