Sono 8.190 le dosi del vaccino consegnate a Messina. Il 7 gennaio i frigoriferi "speciali" a Patti e Taormina
Sale a 8.190 il totale delle dosi consegnate a Messina per la prima fase della campagna di vaccinazioni. Campagna che, dopo l’arrivo del primo carico il 31 dicembre scorso e le relative somministrazioni all’Irccs Neurolesi, è entrata nel vivo in tutte le aziende sanitarie messinesi. Ieri è toccato al Policlinico universitario e al Papardo, stamattina all’Asp con i primi medici dell’Usca, col coordinamento della dottoressa Alfina Rossitto, dirigente dell’Uoc Farmaceutica dell’azienda provinciale. Ogni azienda ha stimato il proprio fabbisogno, che verrà coperto progressivamente con l’arrivo delle altre dosi: il Policlinico ha individuato circa 8 mila operatori da vaccinare, 3 mila l’Asp (compresi i medici di base, gli specialisti e i presidi ospedalieri della provincia), 1.300 il Papardo e 1.100 l’Irccs. Al momento sono tre le strutture in grado di conservare i vaccini, che vanno tenuti alla temperatura di -80 gradi: l’Irccs Bonino-Pulejo ha ben quattro frigoriferi appositi, il Papardo ne ha due, uno il Policlinico. Il 7 gennaio arriveranno i due frigoriferi ordinati dall’Asp e che verranno installati negli ospedali di Patti e Taormina, che potrebbero diventare hub per le due aree della provincia. I vaccini vengono divisi in quelli che in gergo si chiamano “vassoi”: ogni vassoio può contenere 195 boccette e ogni boccetta ha al suo interno 6 dosi, per un totale di 1.170 dosi a vassoio. L’Asp è l’azienda sanitaria con più “vassoi”, per una disponibilità di 3.510 dosi; 2.340 i vaccini di cui dispone in questa prima fase il Policlinico; 1.170 (un vassoio) ciascuno per Papardo e Irccs.