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Rivoluzione Asp Messina, commissione d'inchiesta e commissario sul Covid

La Regione interviene in modo deciso sull’Asp di Messina. E lo fa con due provvedimenti, ai quali gli uffici dell’assessorato regionale alla Salute lavoravano sottotraccia da giorni. Il primo è la nomina di un commissario ad acta per la gestione dell’emergenza Covid: si tratta di Marzia Furnari, medico, già dirigente dello stesso assessorato regionale, ex commissario dell’Asp di Caltanissetta e già referente dell’assessore alla Salute per i Piani di efficientamento delle aziende sanitarie. Di fatto sostituirà Carmelo Crisicelli nella gestione dell’emergenza e affiancherà il direttore generale Paolo La Paglia, sul quale, però, pende una spada di Damocle.

Il secondo provvedimento, infatti, è la nomina di una commissione d’inchiesta sull’Asp di Messina, di cui fanno parte cinque esperti, alla guida della quale è stato scelto Salvatore Scondotto, preposto-coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus e presidente delle Società italiana di epidemiologia. La commissione d’inchiesta si insedierà proprio oggi, ai sensi dell’articolo 20 della legge regionale 5 del 2009.

Tradotto: entro sette giorni, durante i quali si occuperà di «accertamento dei fatti e acquisizioni documentali», dovrà depositare una relazione in base alla quale la Regione deciderà se destituire o meno dall’incarico il dg dell’Asp Paolo La Paglia.

Le nomine sono state volute dall'assessore Ruggero Razza: «Oggi – dichiara l’assessore – la nostra priorità è dare immediata risposta ai cittadini. Non ci interessa la polemica politica, anche perché penso sia a tutti noto che da oltre una settimana a Messina è presente il mio staff per dare supporto ad un’Azienda la cui difficoltà organizzativa è molto antica ed è emersa con tutta la sua forza nel momento più concitato della emergenza sanitaria. Anche questa è una sfida nella sfida: operare per dare al territorio messinese, all’indomani del Covid-19, una struttura aziendale finalmente al passo con i tempi».

 

Paolo La Paglia dice la sua su quanto sta avvenendo all’Asp di Messina da lui diretta: “Mercoledì 16 dicembre sono stato informato a Palermo, mentre ero in riunione in Assessorato insieme ai direttori generali della Asp metropolitane di Catania e Palermo, del comunicato e del video del sindaco di Messina Cateno De Luca. Amareggiato mi astengo dal commentare a caldo il linguaggio e le "circonlocuzioni" usate nei miei confronti, che grande turbamento e preoccupazione hanno prodotto ai miei familiari, riservandomi ogni successiva determinazione in merito. Ritengo singolare la coincidenza tra le “attenzioni mediatiche" che ha ricevuto la mia persona negli ultimi quindici giorni e la mancata mia firma di una proposta di delibera urgente che impegnava l'Asp di Messina in un contratto settennale con un impegno di spesa di oltre dieci milioni di euro. Ho immediatamente chiesto all'assessore Razza, alle cui determinazioni mi rimetto con grande serenità, la nomina di una commissione regionale di verifica per accertare gli accadimenti relativi alla gestione dell'emergenza Covid 19 presso l'ASP di Messina. In data 10 dicembre, a seguito di notifica della deliberazione di Giunta di Governo Regionale n.553/2020, avevo anche inoltrato allo stesso Assessore richiesta di nomina di un Commissario Emergenza Covid 19 per l'area metropolitana di Messina, in analogia a quanto già avvenuto in precedenza per i comprensori metropolitani di Palermo e Catania”.

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