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Messina, la Città metropolitana prova a riscuotere 14 anni di bollette non pagate. Ecco le scuole "morose"

La settimana scorsa il consiglio comunale ha approvato un debito fuori bilancio da quasi 6 milioni di euro, rimediando a 14 anni di bollette non pagate, soprattutto dalle scuole della città.

Dopo il Comune, anche la Città metropolitana di Messina prova a rimediare a lunghi anni di evasione, rispetto alle bollette per le forniture idriche. La settimana scorsa il consiglio comunale ha approvato un debito fuori bilancio da quasi 6 milioni di euro, rimediando a 14 anni di bollette non pagate, soprattutto dalle scuole della città. Adesso la Città metropolitana ha disposto un contributo di poco più di 1 milione di euro per i consumi idrici delle scuole superiori di Messina e provincia.
“Con questo provvedimento - spiega il sindaco Cateno De Luca – si chiude la vicenda che riguarda i contributi della Città Metropolitana a sostegno degli istituti superiori per quanto riguarda le forniture idriche.

Un arrestrato di 1,5 milioni di euro

All’erogazione di 500.000 euro del 2019, quest’anno aggiungiamo oltre un milione di euro destinati a saldare le spese del periodo che va dal 2013 al 2020. Si tratta di un atto importante di sostegno a tutte le scuole superiori del capoluogo e della provincia e che, soprattutto, risolve un paradosso che riguarda  l’Amam che vanta oltre 500mila euro di forniture non saldate da parte degli istituti superiori di Messina, una situazione debitoria derivata dalle mancate erogazioni dei contributi della Città Metropolitana negli anni passati”. Con l’Amam, intanto, “si è avviata una trattativa per chiudere definitivamente tutti i contenziosi in essere ed arrivare ad una soluzione transattiva di tutte le questioni inerenti il servizio di fornitura idrica e le morosità degli istituti scolastici”.

IL DETTAGLIO DEGLI IMPORTI

I.I.S. “E. Ferrari” Barcellona Pozzo di Gotto 21.500,00 euro;

I.T.E.S. “E. Fermi” Barcellona Pozzo di Gotto 19.000,00 euro;

I.T.T. L.S.S.A. “N. Copernico” Barcellona Pozzo di Gotto 22.000,00 euro;

I.I.S. Liceo “E. Medi” Barcellona Pozzo di Gotto 25.000,00 euro;

I.I.S. “P. Merendino” Capo d’Orlando 20.900,00 euro;

I.I.S. “L. Piccolo” Capo d’Orlando 30.400,00 euro;

I.I.S. “I. Conti Eller Vainicher” Lipari 17.800,00 euro;

I.I.S. “G. B. Impallomeni” Milazzo 17.800,00 euro;

I.I.S. “R. Guttuso” Milazzo 29.400,00 euro;

I.T.E.T. “L. Da Vinci” Milazzo 26.500,00 euro;

I.T.T. “E. Majorana” Milazzo 38.000,00 euro;

I.I.S. “A. Manzoni” Mistretta 16.900,00 euro;

I.I.S. “Borghese Faranda” Patti 29.300,00 euro; Liceo Statale “V. Emanuele III” Patti 18.700,00 euro;

I.I.S. “Sciascia – Fermi” Sant’Agata Militello 32.100,00 euro;

I.T.S.E.T. “G. Tomasi di Lampedusa" Sant’Agata Militello 16.500,00 euro;

I.T.T. “E. Torricelli” Sant’Agata Militello 18.800,00 euro;

L. A. Regionale “Ciro Michele Esposito” S. Stefano Camastra 4.500,00 euro; Liceo Statale "E. Ainis" Messina 30.270,02 euro;

I.I.S.A. “Antonello” Messina 17.802,64 euro; Liceo Scientifico Statale “Archimede” Messina 30.800,00 euro;

I.I.S. “F. Bisazza” Messina 21.359,12 euro;

I.T.T.L. “Caio Duilio” Messina 25.400,00 euro;

I.T.E. “A. M. Jaci” Messina 18.700,00 euro;

I.I.S. “La Farina – Basile” Messina 67.937,86 euro;

I.I.S. "F. Maurolico" Messina 50.662,01 euro;

I.I.S. "G. Minutoli" (inclusi i consumi del Conservatorio Musicale “A. Corelli” sull'utenza del plesso “S. Quasimodo”) Messina 201.237,59 euro;

Liceo Scientifico "G. Seguenza" Messina 84.113,16 euro;

I.I.S. "Verona Trento" Messina 29.696,25 euro;

I.I.S. "Caminiti Trimarchi” S. Teresa di Riva 33.600,00 euro;

I.I.S. “S. Pugliatti” Taormina 36.100,00 euro.

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