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Messina, "Catenox" il ciondolo del sindaco De Luca. E i social si scatenano

Si chiama “Catenox” ed è l'ultima trovata del sindaco di Messina Cateno De Luca. Un ciondolo in argento col mezzobusto del primo cittadino, che ricorda un po' il vezzo degli imperatori romani di far coniare moneta con i loro volti.

A realizzarlo, su input della titolare di una gioiellieria di Santa Teresa di Riva, Tonina Urbano, è Giovanni Raspini, nota azienda toscana, e come spiegato dallo stesso De Luca sulla sua pagina Facebook nel lanciare un evento programmato per domenica pomeriggio (al quale dovrebbe essere presente anche il rappresentante dell'azienda in Sicilia) , «buona parte del ricavato (e non meno di diecimila euro) sarà devoluto al Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina per sostenere gli studenti appartenenti a nuclei familiari disagiati mediante l’azzeramento delle tasse di iscrizione o l’acquisto dello strumento musicale». Iniziativa sui generis, “alla De Luca”, sosterrebbe qualcuno, che ha scatenato i social.

E proprio su Facebook la rivendita ufficiale del marchio Raspini a Messina, Am Jewels, è intervenuta con un comunicato, specificando di voler «dissociarsi pubblicamente dall’ultima personalizzazione che vede come protagonista il sindaco della città. Pur apprezzando lo scopo benefico, ritiene opportuno far presente che da sempre le sue iniziative sono volte alla valorizzazione del territorio e della storia della città condotte attraverso investimenti che hanno portato alla creazione di personalizzazioni già molto apprezzate dai messinesi e non solo. Ribadisce la volontà di rimanere apartitica e apolitica ma di voler lavorare per offrire ai propri clienti gioielli ricchi di storia, di significato e di emozioni. Per questo infatti, nonostante i tempi non proprio floridi che tutto il mondo sta vivendo, è pronta a consegnare alla città una nuova personalizzazione che sarà presentata a breve».

 

L'eco del dibattito è giunta fino alla "casa madre", la Giovanni Raspini, che sulla sua pagina Facebook ha risposto così ad uno dei commenti messinesi che sono giunti in giornata dopo il "lancio" del ciondolo Catenox: «A seguito di segnalazioni pervenuteci in data odierna relativamente alla realizzazione del Charm in argento “Catenox”, l’azienda Argenterie Giovanni Raspini Spa tiene a definire la propria posizione. Il prodotto è stato realizzato in partnership con il rivenditore Gioielleria Tonina Urbano. L’azienda è solita realizzare prodotti personalizzati, richiesti in esclusiva dai propri rivenditori. Il ciondolo Catenox, come gli altri articoli personalizzati, è in vendita esclusivamente presso il rivenditore Gioielleria Tonina Urbano e non fa parte dell’assortimento Giovanni Raspini. Quando il prodotto è stato commissionato ad Argenterie Giovanni Raspini SPA, l’azienda ha, come da policy, verificato che la richiesta non presentasse contenuti offensivi o lesivi della altrui dignità. Una volta appurato che non sussistessero elementi oltraggiosi nel raffigurare il rappresentante di un’istituzione dello Stato e al di là di qualsiasi valutazione politica, riguardo a cui Argenterie Giovanni Raspini Spa sottolinea la propria assoluta neutralità, l’azienda ha realizzato il ciondolo, persuasa anche dalla finalità benefica per la quale il prodotto è nato. Infatti, parte del ricavato della sua vendita verrà devoluto al Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina per sostenere gli studenti appartenenti a nuclei familiari disagiati. Il nostro impegno è da sempre quello di fornire ai nostri clienti prodotti che identifichino i valori di qualità, artigianalità e made in Italy, nell’assoluto rispetto della nostra comunità. Siamo amareggiati se la realizzazione di questo prodotto può in qualche modo aver turbato la sensibilità di alcune persone».

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