Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

L'incendio del bus a Messina: "Grave leggerezza" perché il conducente aveva già dato l'allarme

I ripetuti intoppi in casa Atm, tre in poco più di un mese, suscitano interrogativi e timori, tra l’utenza e anche tra la cittadinanza. Anche perché risultano coinvolti tre nuovi autobus arrivati recentemente in riva allo Stretto per modernizzare e potenziare la flotta. Un unico filo conduttore lega quindi Camaro San Paolo, Masse e Giampilieri, località balzate agli onori delle cronache per incidenti che solo per una buona dose di fortuna non hanno determinato conseguenze per le persone. Chi ci ha rimesso è senz’altro l’azienda trasporti di via La Farina, che si trova adesso con un veicolo in meno in quanto incenerito dal violento rogo divampato lunedì scorso.

Le indicazioni della rimessa, l'accusa di Campagna

Rovinoso ma non inatteso, come spiegato dal presidente della spa Giuseppe Campagna: «In realtà, il conducente aveva avvertito che qualcosa non andasse all’altezza di Mili. Con grande scrupolo, ha arrestato la marcia dopo aver sentito puzza di bruciato provenire dal vano motore. Ha contattato la rimessa, chiedendo lumi sul da farsi. E l’addetto, devo dire con grande leggerezza, gli ha riferito di proseguire la marcia, arrivare a destinazione, compiere il tragitto di ritorno fino alla sede della nostra azienda». Sotto accusa, quindi, direttive giudicate «superficiali». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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