Ogni giorno dai vari comuni della provincia arrivano aggiornamenti, da parte dei sindaci, sull’andamento epidemiologico tra la popolazione dei rispettivi centri. Aggiornamenti di grande importanza, specie in realtà di piccole dimensioni, dove anche pochi contagi possono generare in men che non si dica anche dei focolai. Questo aggiornamento, però, non avviene nel capoluogo, a Messina. Non perché, essendo una città più grande, un aggiornamento di questo tipo possa essere considerato meno importante. Soprattutto se si considera che, per la sua conformazione, coi suo villaggi e rioni, Messina è come se fosse un coagulo di vari, piccoli paesi. L’aggiornamento non viene fatto da nessuno perché, in realtà, sapere quanti sono, effettivamente, i positivi in città è diventato estremamente complicato. Basta chiedere all’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli, il quale, attingendo alla piattaforma informatica unica, riscontra puntualmente come i dati inseriti dall’Asp, il più delle volte, siano in arretrato di due-tre giorni. Il che rende vana la ricerca di un numero esatto, nelle ventiquattr’ore, sull’evoluzione della pandemia in città. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina