Dai centri diurni al garante, nella giornata per la disabilità: ecco quello che manca a Messina
Manca un garante per la disabilità, centri diurni, ville e giardini attrezzati ad accogliere i più fragili, agevolazioni per l’utilizzo dei trasporti pubblici, intanto la città è un arcipelago di barriere architettoniche.
I dati
Il 6,3% dei circa 228mila messinesi è una persona con disabilità che, nella giornata mondiale dedicata a al tema, ha più di qualcosa da rivendicare. Oltre 14 mila messinesi che hanno bisogno d’aiuto, ma la platea assistita dai servizi sociali comunali conta circa 1400 soggetti in difficoltà. Sono questi i numeri venuti fuori oggi a Palazzo Zanca in commissione Servizi sociali, mentre nel transatlantico del Comune la vice-sindaco Carlotta Previti, assieme alle colleghe alle Pari Opportunità Laura Tringali e alle Politiche sociali Alessandra Calafiore hanno organizzato un momento di riflessione e sensibilizzazione per promuovere i diritti e il benessere delle persone con disabilità assieme a rappresentanti del Circo Savio, della Scuola di Danza “Aurora”, del gruppo giovanile “A.Gi.Me” ed una delegazione di studenti dell’istituto alberghiero “Antonello”.
Le richieste
Nella sala consiliare, invece, le rappresentanti di CittadinanzAttiva e AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Angela Rizzo e Deborah Chillemi hanno elencato numeri e richieste, sono fatti portavoce anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che hanno presentato una mozione per la stesura partecipata dei PEBA (Piani per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche) e il loro finanziamento, ma anche per l’attivazione di una campagna di ascolto per raccogliere le segnalazioni dei cittadini e l'introduzione negli enti locali e nelle società partecipate della figura del "disability manager", un esperto che ha il compito di segnalare ai responsabili degli uffici eventuali criticità, prevedere una segnaletica adeguata per l’accesso alle sedi dei servizi e verificare l’effettiva accessibilità delle strutture comunali.