Un sindacalista gentiluomo, lo chiamavano. Sempre elegante, mai reazioni scomposte o urlate, una serie di battaglie quasi quotidiane riguardanti il pubblico impiego ma non solo. Negli ultimi mesi non c'è stato tema di stringente attualità che non abbia visto protagonista Santino Paladino, nelle vertenze relative ai dipendenti dell'ex Provincia o del Comune, alla polizia municipale, all'Atm, alle questioni dei fondi europei, del Recovery plan, del Piano di riequilibrio di Palazzo Zanca. Battaglie spesso vinte, perché anche le controparti trovavano in Paladino un interlocutore serio e credibile. E proprio cinque giorni prima del suo ricovero, l'ultima nota sindacale a sua firma, con la quale chiedeva, da segretario della Cisal, l'avvio di «una diffusa campagna di tamponi che può rappresentare una seria iniziativa per il contenimento del contagio. I dati degli ultimi giorni - scriveva-, e in particolare dell’iniziativa in merito svoltasi nel fine settimana all’Istituto Minutoli, evidenziano la presenza di molti asintomatici le cui potenzialità di contagio possono essere ridotte solo attraverso l’effettuazione di tamponi a tappeto». Da qui la richiesta rivolta ai due enti locali, Città metropolitana e Comune «di programmare gli interventi che vedono coinvolti quasi duemila dipendenti ed una assidua frequenza di utenti». Ed immediato è il arrivato il ricordo del sindaco di Messina, De Luca: Quel galantuomo di Santino Paladino purtroppo ha perso la vertenza più importante della sua contro il Covid! Il sindacalista Santino Paladino non è riuscito a vincere la vertenza contro il Covid e ci ha lasciato qualche ora fa. Santino era un mio dipendente della città metropolitana di Messina, aveva 58 anni ed era segretario generale Cisal, segretario generale aggiunto CSA regioni autonomie locali e Fiadel. Definirlo un galantuomo è riduttivo... Ho sempre apprezzato la sua tenacia e la sua grande onestà intellettuale che ci ha visto anche in contrapposizione ma mai nemici. Santino ha svolto un ruolo decisivo per la vertenza “Salva Messina” che ci ha consentito di evitare la dichiarazione di dissesto finanziario della città di Messina. Quante notti insonni abbiamo trascorso assieme ad altri colleghi sindacalisti tra il 5 ed 25 ottobre 2018 per definire la piattaforma del Salva Messina. Sempre assieme con il suo fraterno amico Piero Fotia a giocare il fine ruolo sindacale del gatto e la volpe. Era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Papardo da dieci giorni e mi aveva mandato un messaggio sabato 21 novembre alle ore 19:08. Riporto il contenuto del breve ed ultimo colloquio che ho avuto con Santino per whatsapp: Santino: Ciao Sindaco! Ed io: Santino! Che cazzo fai. Cerca di riprenderti subito Che siamo in guerra con la regione per le stabilizzazioni dei precari della città metropolitana. Santino: Diglielo a tutti, non è una semplice influenza. È un inferno Ed io: Santino ho fatto un ordinanza Contro tutto e tutti perché la situazione è sfuggita di mano anche all’asp. Santino: Sto cercando di aiutarmi con tutte le forze, il ventilatore è insopportabile. Ma mi sta aiutando Ed io: Riuscirai senza problemi, cerca di stare sereno. A Pietro Fotia ci penso io non ti preoccupare! Alla sua famiglia ed ai suoi tanti amici rivolgo le mie più sentite condoglianze. Grazie Santino per tutto quello che hai fatto per i lavoratori e per la città di Messina