Ieri il mar Jonio, ritirandosi dopo due giorni tempestosi, ha lasciato sulla spiaggia da Capo Alì a Capo Sant'Alessio - ben 15 chilometri di arenile - quintali di legna, canne, tronchi di alberi, ma ha rovesciato pure una infinita quantità di bottiglie e recipienti di plastica. È “tradizione” che dopo una violenta mareggiata più persone scavino tra il materiale depositato dalle onde impetuose sull'arenile, «perché - racconta Mario Mangano - spesso sono stati rinvenuti ciondoli, catenine d'oro o altri monili». Adesso si spera che ulteriori mareggiate di lieve entità possano verificarsi nel corso dell'inverno per pulire la spiaggia da questi detriti, frammenti di legno e residui di plastica, altrimenti saranno i Comuni a dover pulire con uomini e mezzi propri tutto il tratto di spiaggia.
Nella mareggiata di ieri i proprietari di barche e natanti sono stati fortunati, perché hanno avuto il tempo di togliere le imbarcazioni dalla spiaggia e tirarle al sicuro nelle piazze Baglio e Madonna del Carmelo. Hanno avuto il tempo perché il mare non è stato improvvisamente violento, ma si è gonfiato lentamente fino a creare cavalloni alti fino a 10 metri.
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