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L'ordinanza di De Luca sospesa dal Tar, Vito (ANC): "Il sindaco di Messina la revochi"

"Il Tar di Catania ha dato ragione alle nostre critiche e certificato le nostre ragioni. Adesso, alla luce anche della classificazione in zona gialla della Sicilia, il sindaco revochi del tutto la sua ordinanza". Francesco Vito, presidente siciliano dell’Associazione Nazionale dei Commercialisti, commenta così la sospensiva dell'ordinanza 399/2000 del sindaco di Messina da parte del Tribunale Amministrativo Regionale.

Il responsabile dei commercialisti siciliani era intervenuto sul “coprifuoco professionale" contestandone l'utilità e la fondatezza, tutte "critiche" che il Tar ha ribadito. Francesco Vito ricorda le enormi difficoltà che a causa dell’emergenza attraversano le imprese e i contribuenti e l’estenuante lavoro che i consulenti fiscali stanno portando avanti per supportarli. Con le scadenze all’orizzonte, il 30 novembre l’autotassazione e il 10 dicembre le rate della rottamazione del saldo e stralcio. "L'impossibilità di incontrare i clienti dopo le 19 avrebbe di paralizzare l’attività dei commercialisti.

"Era evidente che l'ordinanza non fosse legittima: il sindaco non può intervenire sulle categorie professionali e non c'erano ragioni sanitarie che la motivassero. Come abbiamo sostenuto, non era utile ma anzi dannosa. Lo sanno bene le tante partite iva, i commercianti, gli imprenditori e i contribuenti che insieme a noi stanno facendo i salti mortali per arrivare a fine anno", dice Vito. "Adesso, come avevamo preannunciato, si rischia di sperperare il denaro dei contribuenti per far fronte ai probabili contenziosi. Il sindaco riveda le sue posizioni, anche per le altre categorie produttive, alla luce del provvedimento del ministro Speranza che ci porta in zona gialla".

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