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La messinese Maria Francesca Giannetto verso la Beatificazione

Grande gioia per le religiose messinesi della Congregazione delle Figlie di Maria Immacolata: martedì scorso il Santo Padre ha autorizzato la promulgazione del decreto (da parte del prefetto della Congregazione delle cause dei santi mons. Marcello Semeraro) riguardante le virtù eroiche della serva di Dio Maria Francesca Giannetto, nata a Camaro Superiore il 30 aprile 1902 e morta di tisi, a soli 28 anni. Una vita breve ma intensa la sua, trascorsa nella consapevolezza di donarsi al Signore in umiltà.

Il 14 gennaio 1922, nell'istituto “Santa Brigida” di Messina, incontrò la venerabile serva di Dio Brigida Maria Postorino, superiora generale e fondatrice dell'istituto delle Figlie di Maria Immacolata; il giorno seguente, contro il volere dei familiari, lasciò la casa paterna per iniziare il postulantato. Dopo meno di 20 giorni iniziò l'anno di noviziato a Reggio Calabria; il 23 aprile 1924 fu ammessa alla professione e trasferita nella casa di Roma dove emise la professione religiosa dei voti, il 25 marzo 1925. Nel frattempo cominciarono a manifestarsi in lei i sintomi della tubercolosi e nel 1928, viste le precarie condizioni di salute, il Consiglio generale chiese alla Santa Sede la dispensa di due anni sui cinque richiesti dalle Costituzioni, per emettere i voti perpetui.

Nel gennaio del 1930 fu ammessa alla professione perpetua che si sarebbe dovuta celebrare il marzo successivo. Morì il 16 febbraio 1930; 11 mesi dopo il suo corpo fu trovato incorrotto e il giglio, donato il giorno del suo transito da una misteriosa donna vestita di nero, ancora freschissimo. Il 15 gennaio 1989 la salma fu traslata dal Cimitero monumentale nella cappella dell'istituto religioso sito in via Borelli, divenendo mèta di tanti fedeli e pellegrini. Il 13 maggio dello stesso anno l'arcivescovo Ignazio Cannavò diede inizio all'iter diocesano di canonizzazione conclusosi il 24 ottobre 1991.

Nel 2004 era stata presentata la “positio” sulla vita della religiosa; il prossimo passaggio della fase romana in corso, curata dalla postulatrice madre Loretana Grosso, sarà la beatificazione. Particolare commozione è stata manifestata dalla superiora delle religiose di S. Brigida suor Angela Fazio, «convinta della santità di questa consorella speciale». Anche per la comunità parrocchiale di Camaro superiore guidata da mons. Francesco La Camera, la figura di suor Francesca continua a essere «esempio vivo di fede testimoniata attraverso l'amore incondizionato verso Dio».

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