Non è la storia di uno dei tanti giovani che, durante una vacanza o una serata di gruppo eccessivamente rilassata, ha preso il virus. No. È la storia di una giovane ricercatrice messinese che lavora in Francia, al Centro di ricerca “European Synchroton Radiation Facility” di Grenoble, e che, pur usando con attenzione la mascherina e disinfettando spesso le mani, si è ammalata di Covid. "In un mondo in cui la disinformazione dilaga - afferma Carlotta Giacobbe -, in cui la prepotenza dei negazionisti prevale e il covid continua a girare tra noi, ho pensato che qualcuno possa fare tesoro delle mie parole. La prima cosa che voglio dirvi è che non mi vergogno di avere il covid. No, non è un crimine e no, non me lo sono cercato". L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.