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Coronavirus nell'area nebroidea, Cesarò e San Teodoro a rischio "zona rossa"

C'è il forte rischio di altre due zone rosse nell'area nebroidea. Sotto stretta osservazione infatti Cesarò e San Teodoro, comuni limitrofi nei quali il cluster fa registrare complessivamente oltre 140 casi. In particolare risultano circa ottanta positivi a Cesarò, comune con poco più di duemila residenti, ed una sessantina invece a San Teodoro, che supera appena i mille abitanti. Da giorni i nei due paesi nel cuore dei Nebrodi continuano a salire tant'è che nella giornata di ieri l'Asp, con il commissario straordinario per l'emergenza Covid in provincia di Messina, Carmelo Crisicelli, sentiti i sindaci dei due comuni Salvatore Calì sindaco di Cesarò e Valentina Costantino, sindaco di San Teodoro, ha già sottoposto la questione all'assessorato regionale alla Salute per le valutazioni sull'ordinanza che dichiari la zona rossa.

Prevista intanto per oggi l'esecuzione dei tamponi da parte dell'Usca ai positivi al test rapido ed i nuovi tamponi molecolare ai soggetti già positivi. Martedì saranno eseguiti i tamponi alle famiglie e ai ragazzi positivi emersi dallo screening scolastico. A Cesarò intanto si è registrato il decesso di un uomo, già ricoverato nei giorni scorsi, mentre un altro residente è stato ospedalizzato ieri.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina

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