Numeri in crescita, come la preoccupazione. La seconda ondata del Covid-19 lascia scorie anche nel Messinese, territorio meno colpito, finora, ma non per questo immune. Mentre il dibattito sull’opportunità-necessità di assegnare alla Sicilia il “bollino” arancione impazza ancora, nella città dello Stretto si registra un’altra vittima.
Tutt’altro che rassicurante il bollettino delle ultime 24 ore, che rende conto del decesso di una donna di Messina. Aveva 69 anni - riporta la Gazzetta del Sud in edicola - ed era in cura nel reparto di Malattie infettive del Policlinico universitario Gaetano Martino. Pare che non avesse patologie pregresse e si trovava in corsia da due settimane.
E la triste litania ha fatto registrare, ieri, altri 157 soggetti positivi, con una situazione dei ricoveri così aggiornata: 41 nel nosocomio di viale Gazzi (8 dei quali pazienti dell’Unità di Rianimazione; 13 all’ospedale Papardo e 26 al “Cutroni Zodda” di Barcellona. Sotto osservazione anche il caso di un motorista della nave Villa: imbarcazione sanificata, e poi di nuovo in servizio, e screening per l’intero equipaggio. E poi balzano all’attenzione altre situazioni “a rischio”: contagi sono stati registrati alla Città metropolitana, all’Ufficio esecuzione penale esterna e soprattutto a Casa Serena. Disposti controlli a tappeto.
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