Schiacciata tra ordinanze e decreti, tre in altrettanti giorni, la scuola siciliana ha trascorso la domenica a cercare una via d'uscita dal dedalo di norme contrastanti che le sono piovute addosso, complicando la già difficile gestione di queste settimane. In ordine di tempo, al sindaco De Luca bastava che le scuole superiori iniziassero a far lezione alle 10, il governatore Musumeci ha voluto per le stesse scuole la didattica a distanza piena, il premier Conte ha ripiegato sul 75%. Per la giornata di oggi gli istituti superiori messinesi avevano già organizzato sabato pomeriggio, la Dad completa e ieri non potevano di certo rivoluzionare tutto di nuovo, ammesso che volessero seguire le indicazioni del governo. E allora oggi i ragazzi delle Superiori resteranno tutti a casa. Si collegheranno con i loro computer e seguiranno le lezioni che i docenti faranno o dall'aula o da casa, in base al livello tecnologico e alle disposizioni interne dei vari istituti. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Messina