
Messina si prepara a una versione in miniatura di quello che ormai tutti definiamo “lockdown”, la parola forse più scritta e ascoltata nel 2020 assieme a “mascherine”, “tamponi” e ovviamente “Covid”, l’avversario invisibile, il nemico di tutti.
Scatterà un mini-coprifuoco in città, una volta firmata la nuova ordinanza da parte del sindaco Cateno De Luca. Si fermeranno tutte le attività, e gli spostamenti non necessari (garantiti solo quelli per comprovata necessità, per salute e per lavoro), dalla mezzanotte fino alle 5 del mattino.
Una chiusura generalizzata e non per zone o aree della movida - scrive la Gazzetta del Sud in edicola -, perché questo è uno dei punti su cui De Luca ha più battuto: «Non ha senso chiudere due aree del centro, perché poi dovremmo inseguire i giovani che si sposterebbero in altre zone, e così non risolveremmo il problema, creeremmo solo confusione».
Una chiusura che però, per venire incontro alle esigenze delle imprese che operano soprattutto nel settore della ristorazione avrà una soglia di tolleranza di circa 30 minuti, per consentire il deflusso ordinato dei clienti nei ritrovi e il ritorno a casa. In sostanza, questa nuova versione del lockdown entrerebbe in vigore, di fatto, a mezzanotte a mezza, e fino alle 5 torneranno le forze dell’ordine a presidiare le strade della città.
Tutto, comunque, dovrà essere messo nero su bianco, al termine della seduta del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, convocato per stamane dal prefetto, la dottoressa Maria Carmela Librizzi, a Palazzo del Governo.

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Persone:
2 Commenti
Claudius
23/10/2020 13:34
Beh ovvio... a propagare il virus non sono le scuole aperte (per di più con molti insegnanti che non rispettano manco le regole), i mezzi pubblici strapieni o le fabbriche e attività con impiegati e lavoratori tutti ammassati. No no, sono i 4 gatti che a Messina che passeggiano di notte a contagiare tutti. Ma fate i seri va, e prendete esempio dai paesi che hanno preso misure preventive efficienti senza neanche chiudere nulla (es. Svezia, che adesso ha perfino 0 morti), anziché attuare queste norme che alla fine si rivelano soltanto inutili e sadiche, tanto per vedere le strade vuote e le persone barricate in casa. Schifo.
Giusi
23/10/2020 13:52
Scusate, ma pur con le solite eccezioni negative che non mancano in tutti gli ambienti lavorativi, chi lavora nella Scuola sta applicando protocolli durissimi e indossa sempre la mascherina. Purtroppo non è facile assicurare la perfezione, specie in ambienti di transito di tanta gente, soprattutto bambini piccoli. Noto che non si può accontentare tutti.. Alcuni genitori vorrebbero che si tornasse alla Scuola ad orario pieno, come prima dell' emergenza covid, altri chiedono misure ancora più drastiche, altri ancora addirittura vorrebbero che si chiudesse e basta... Che dire... Situazione complicata..
Fernando
23/10/2020 14:50
Vorrei far notare che, mentre dentro le scuole le regole si rispettano e fuori delle scuole no, ma la colpa non è certo degli Istituti, ogni sera a Messina impazzano, non quattro gatti, ma centinaia di persone senza mascherine e senza rispetto alcuno per il prossimo, che diventano decisamente più di qualche centinaio durante il sabato e la domenica. Se si arriva a questi estremi (e, temo, siamo solo all'inizio) la colpa è di chi è, intanto poco acculturato della materia scientifica (salvo leggere o pubblicare le solite amenità sui social!), quindi dotato di poco senso civico verso il prossimo, e poco rispetto anche verso se stesso. Sarebbe stato sufficiente poco, davvero poco, per evitarci tutto questo; in Corea del Sud (che non è un Paese dittatoriale) hanno emanato poche regole, rigidissime, e la vita non si è mai fermata. Chi mal si corregge la sua vita si duole... PS: la Svezia fa oltre mila casi al giorno e la Svezia non è un luogo turistico e la gente gira poco, e fa appena 10 milioni di abitanti, con il 5.44% dei decessi contro il 2.67% dei citatissimi USA e 1.76% della Russia... noi siamo al 7.94%, meditare... Svezia, pessimo esempio da citare, lì dove la popolazione solo pochi mesi fa voleva la testa di chi decise di non chiudere tutto e subito.
Giuseppe Di Stefano
23/10/2020 16:24
Proprio la Svezia, con un territorio una volta e mezzo l'Italia, una diecina di milioni di abitanti, solo una grande citta e due di medie dimensione ed una densità di popolazione bassissima, non è da portare ad esempio. Quanto alle scuole, mi consta che all'interno adottino dei protocolli molto prudenti. Certo non si può inseguire ed inquadrare i ragazzi appena fuori dalla scuola, mentre non dovrebbe essere molto arduo, per chi ha un'età da "movida", assumere degli atteggiamenti più sobri.
Claudius
23/10/2020 17:48
La Svezia non è un esempio di assoluta perfezione, tuttavia la cito perché le misure che hanno adottato e che stanno adottando si stanno rivelando nel complesso più efficaci di quelle nostre. Mi piace poi come voi state vertendo la discussione solo sulla scuola, quando io ho citato anche mezzi pubblici e fabbriche, che avete completamente ignorato. Io penso che comunque non siano i giovani cattivoni che girano di notte la causa di tutti i mali. E anzi, nella stragrande maggioranza dei casi sono proprio anziani e persone di mezza età che non rispettano le regole e hanno senso civico inesistente. Di sicuro non si potrà restare in lockdown per sempre, devastando sia economicamente che psicologicamente l’intero Paese. Ma purtroppo qui funziona che prima si fa il danno e poi si rattoppa con metodi rozzi e brutali, per di più di dubbia utilità e che anche a livello di esperienza passata si sono rilevati inefficaci. Che dire, continuate così.
Giuseppe Cardile
24/10/2020 10:36
Per ben sette mesi, cosa è stato fatto a titolo di prevenzione, da questo urlatore seriale, dal prefetto, dal governatore della Regione??? Io credo che ora cominceranno le denunce per lesioni a PU