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Meno passeggeri su tram e bus, ma a Messina nelle ore di punta è il caos

Trasporto pubblico, scuola e lavoro sono tre fattori che camminano a braccetto all'epoca del Covid. Tant'è che nell'ultimo Dpcm firmato dal premier Conte, a dispetto delle proposte iniziali, non è stato modificato nulla. Sui mezzi confermata la capienza all'80%, quanto all'attività didattica accantonata l'ipotesi delle lezioni da remoto e negli uffici mantenute inalterate le disposizioni sullo smart working.

La novità, ieri, l'ha introdotta il governatore Musumeci, con l'ordinanza n. 42 del 15 ottobre, che in materia di trasporto pubblico si adegua ai dettami governativi. A Messina, a proposito dei servizi offerti da Atm, l'abbassamento della soglia comporta la presenza a bordo di ogni bus dai 60 agli 80 passeggeri a seconda della lunghezza del veicolo.

Sono essenzialmente le corse in coincidenza con gli orari di punta, ossia quelle mattutine e quelle dopo le 14 a preoccupare di più per il rischio di assembramenti. La linea più frequentata è senza dubbio lo Shuttle, visto che copre un'ampia porzione di territorio comunale.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

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