La Terza sezione della Corte di cassazione ha annullato con rinvio al Riesame l’ordinanza emessa dal Tribunale della libertà relativa al reato di pornografia minorile a carico di un istruttore di ginnastica artistica. Accolto il ricorso dell’avvocato Nino Cacia, difensore dell’indagato, secondo cui non sussiste un quadro di gravità indiziaria per quella contestazione mossa dalla Procura di Messina. L’allenatore cinquantaduenne, secondo il quadro accusatorio, avrebbe indotto una quindicenne a partecipare ad esibizioni e spettacoli pornografici, richiedendole l’invio di fotografie e video sessualmente espliciti specialmente indirizzati a lui. Circostanza, però, sempre smentita dal diretto interessato. Nei confronti del quale rimane in piedi l’accusa degli atti sessuali concretizzatisi nella misura degli arresti domiciliari. «Avevamo offerto al gip prima e al Tdl poi – osserva l’avvocato Cacia in una nota – la prova della insussistenza della condotta contestata, anche allegando copia dei video e delle foto inviate dalla ragazza. A misura della assoluta normalità delle immagini/video – oggettivamente prive di contenuto erotico o lascivo – si è prodotta una consulenza informatica da cui è emerso come la giovane avesse iniziato nel 2018 a pubblicare sui social media contenuti video e foto di analogo tenore a quelli inviati all’istruttore, ottenendo oltre 12000 like da una vasta platea di followers. A ciò si aggiunga che la ragazza, anche dopo la esecuzione dell’ordinanza di custodia a carico dell'istruttore, ha continuato a pubblicare gli stessi video nelle varie piattaforme social». I prossimi passaggi dell’iter giudiziario riguardano quindi la pronuncia del Riesame e l’udienza preliminare fissata per il 27 ottobre prossimo, giorno in cui il 52enne dovrà comparire davanti al gup Tiziana Leanza, per il giudizio col rito abbreviato.