A Messina, da oggi stesso, scattano i controlli a tappeto nei luoghi della movida e davanti alle scuole. Ecco perché ci sarà anche l’esercito nelle strade, come richiesto dal prefetto Librizzi. Ecco perché il sindaco non esclude ordinanze ancor più restrittive di quelle del premier Conte e del presidente Musumeci.
Ma non ancora in questa fase: «Nessuna chiusura totale, non vogliamo mettere in ginocchio l’economia della città che sta faticosamente riprendendosi, però dobbiamo vedere come ci comporteremo, ciascuno di noi con il proprio senso di responsabilità», questo è quanto dichiara De Luca.
Il sindaco, nella sua pagina Fb, rilancia uno dei suoi soliti “slogan”: «Basta cu babbiu!». Ma la riflessione è seria: «La situazione epidemiologica in merito alla diffusione del Covid anche a Messina comincia a diventare preoccupante e bisogna mettere immediatamente un freno a certi comportamenti. Ci siamo confrontati in Prefettura con tutte le forze dell’ordine concordando le prossime azioni con un massiccio schieramento interforze nei luoghi di maggiore assembramento. Nei prossimi giorni il questore emetterà una prima ordinanza per cominciare a disciplinare la situazione ed evitare questo “babbiu diffuso” che porta ad una sottovalutazione che rasenta, in qualche caso, anche la farsa (qualcuno non manda i propri figli a scuola perché le aule non sarebbero conformi ma acconsentono che i propri figli stiano in comitive a bivaccare senza mascherina). Valuterò nei prossimi giorni l’emissione di un’ordinanza sindacale per disciplinare al meglio alcuni profili organizzativi di mia competenza. Riprendiamo le nostre dirette settimanali ogni venerdì alle 19, dal prossimo venerdì 16 ottobre sulla pagina De Luca sindaco di Messina e sulle televisioni che vorranno mandare gratuitamente in onda la diretta».
Concetti ribaditi anche ieri sera, durante la diretta tv di “Scirocco”, in onda su Rtp, nel corso della quale sono intervenuti Giuseppe Nunnari, ordinario di Malattie infettive e responsabile del coordinamento anti-Covid del Policlinico, e la giornalista Lilly La Fauci che ha ideato la campagna di informazione e sensibilizzazione “#libertàdisalute” lanciata tramite il sito della Gazzetta del Sud.
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