L'Autorità portuale dello Stretto era ed è legittima. Un riconoscimento importante alla battaglia condotta per anni da Messina e da alcuni suoi rappresentanti politici (non tutti, in realtà) arriva dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 22-bis del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria), convertito, con modificazioni, in legge 17 dicembre 2018, n. 136, promossa dalla Regione Calabria. Dichiarati infondati anche gli altri due motivi del ricorso che era stato presentato nella logica del l'accorpamento dei porti di Reggio e di Villa San Giovanni con Gioia Tauro. Quella sancita dalla consulta, presieduta da Mario Rosario Morelli, con il giudice Giuliano Amato come redattore, è una grande vittoria per Messina e i porti dello Stretto. E ora anche la regione siciliana dovrebbe finalmente nominare il proprio rappresentante senza continuare una inutile e dannosa battaglia di retroguardia. "Il legislatore statale ha istituito una nuova AdSP al fine di valorizzare le peculiarità dello Stretto di Messina e dei relativi porti, in virtù degli elementi comuni propri degli stessi, in particolare per la prevalente vocazione al traffico passeggeri - si legge nelle motivazioni della Consulta - In tal senso, la modifica normativa è coerente con le finalità della riforma del 2016, tra cui vi è anche quella di realizzare una maggiore interazione tra porti, comunque contigui, che presentino un’omogeneità di traffici e servizi". "La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso che la Regione Calabria aveva presentato nel 2019 contro l'istituzione dell'AdSP dello Stretto. Ovviamente sono molto felice di poter proseguire in questa bella sfida contribuendo allo sviluppo della portualità nello Stretto. Lo farò con ancora maggiore impegno continuando a collaborare con grande assiduità con tutte le Istituzioni locali che sinora hanno creduto in questa AdSP e soprattutto con la Regione Calabria che dal momento dell'insediamento del Governo Santelli ha ritenuto di dare fiducia al nostro impegno con la vicinanza costante dell'Assessore ai Trasporti a tutte le nostre iniziative. Mi auguro che ora si possano superare anche i dubbi della Regione Siciliana raggiungendo quella piena intesa istituzionale di cui c'è necessità per raggiungere al meglio gli obiettivi di crescita e di miglioramento dei servizi che ci siamo posti". Queste le dichiarazioni del presidente dell'Autorità di Sistema portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega. "L’Autorità Portuale dello Stretto è legittima. Adesso avanti con la realizzazione degli obiettivi del Piano Operativo Triennale e l’investimento di risorse sul territorio a vantaggio di cittadini ed operatori”. Grande è la soddisfazione dei PortaVoce messinesi del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva, Barbara Floridia, Alessio Villarosa, Grazia D’Angelo, Antonella Papiro, Valentina Zafarana e Antonio De Luca, e dei Consiglieri Comunali M5S, per la pronuncia della Corte Costituzionale sul ricorso che era stato proposto dalla Regione Calabria. “La Corte Costituzionale – spiegano i PortaVoce – ha rigettato il ricorso della Regione Calabria confermando la correttezza dell'iter che aveva condotto all'istituzione della 16esima Autorità di Sistema Portuale, fortemente voluta da noi parlamentari M5S e dall'allora Ministro Danilo Toninelli. Questa conferma arriva appena pochi giorni dopo la centratura del grande obiettivo di estendere la continuità territoriale per i collegamenti Messina - Reggio, che da oggi dovranno essere previsti all'interno del contratto di programma tra lo Stato e RFI. Un altro importante tassello che si inserisce nel quadro della valorizzazione delle peculiarità dello Stretto, degli investimenti nell’area, della continuità territoriale e del miglioramento della qualità di vita di lavoratori e cittadini”. “Sull’Autorita dello stretto si gioca lo sviluppo futuro del territorio messinese e di tutta l’area dello stretto , la sentenza fa tirare un sospiro di sollievo, adesso si proceda sui piani del Pot per i quali si potrà agire intercettando le risorse del recovery fund", dichiara il segretario Uiltrasporti Michele Barresi.