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Mafia dei Nebrodi, parla il pentito: "I Batanesi appoggiarono l'elezione di Galati Sardo a Tortorici"

Emanuele Galati Sardo, sindaco di Tortorici

Davanti alla foto numero 144 Carmelo Barbagiovanni, nel febbraio scorso, dopo aver saltato il fosso mafioso dei Batanesi per diventare collaboratore di giustizia, non ha tentennato un attimo mentre si trovava davanti ai magistrati della Dda e ai carabinieri del Ros per uno dei tanti interrogatori segreti: «... è il sindaco di Tortorici, si chiama Emanuele, lo conosco almeno da 20 anni».

E poi davanti a quel classico album pieno zeppo di immagini ha raccontato parecchie cose, per esempio che il primo cittadino era coinvolto nelle truffe agricole all'Agea con il suo patronato (le sue dichiarazioni le abbiamo pubblicate il 13 agosto scorso, n.d.r.).

Ma adesso c'è di più, ovvero un verbale “coperto” in cui Barbagiovanni inguaia sotto il profilo squisitamente elettorale il sindaco di Tortorici Emanuele Galati Sardo, indagato per corso esterno all'associazione mafiosa, truffa e falso in atto pubblico, nell'operazione Nebrodi, finito agli arresti domiciliari a gennaio nell'ambito dell'inchiesta e poi scarcerato.

Secondo il pentito l'intero clan dei Batanesi avrebbe “appoggiato” l'elezione di Galati Sardo. Ecco cosa dice: «... la nostra associazione, tramite il biondino (Sebastiano Bontempo), ha appoggiato la candidatura del sindaco Emanuele. Il sindaco è cognato del cognato del Biondino. Prima che io fossi arrestato nel gennaio del 2019, si parlava in seno alla associazione del fatto che bisognava appoggiare la candidatura di Emanuele».

E racconta ancora: «I voti sarebbero stati richiesti agli elettori da più soggetti riconducibili alla associazione, oltre al biondino avrebbe richiesto voti per il sindaco Emanuele anche Bontempo Sebastiano u vappu. Io ne ho parlato di questi fatti con il biondino, con Galati Giordano Vincenzo e anche con lo stesso Bontempo Sebastiano u vappu. Quando ho saputo che era salito Emanuele ho subito realizzato che l'appoggio a lui dato dai batanesi si era concretizzato».

E poi una frase emblematica: «È stato lo stesso sindaco a richiedere l'appoggio elettorale. Me lo ha chiesto a me, ma anche al biondino. Lui ci chiese espressamente i voti di cui noi disponevamo».

Quindi il pentito racconta il modus operandi del gruppo mafioso: «La nostra associazione non volendo attirare l'attenzione degli inquirenti si è spesso disinteressata delle elezioni. Ma nella occasione della candidatura di Emanuele noi ci siamo interessati su sua richiesta richiedendo i voti. Poi sono stato arrestato e non so se effettivamente i voti sono stati richiesti e dati. Il sindaco nel richiedere i voti ci disse che si sarebbe messo a disposizione».

Galati Sardo è stato eletto sindaco di Tortorici nell'aprile del 2019, era sostenuto dal movimento “Uniti per cambiare Tortorici”, ha ottenuto il 36.90% di voti con 1460 preferenze, contro il 36,24% di voti con 1434 preferenze dello sfidante Antonio Paterniti Mastrazzo, che era sostenuto dall'amministrazione uscente e dalla lista “Insieme per Tortorici”.

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