"Mi avevano definita matta ma la verità finalmente è uscita fuori. Io non volevo vendetta, ma giustizia. Per i vivi, che hanno bisogno di sicurezza e di rispetto". Adele Chiello, la mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime della strage della Torre Piloti di Genova, il giorno dopo la sentenza bis che ha condannato l'ammiraglio Angrisano a tre anni, è serena. L'ex comandante della Capitaneria di porto di Genova ed ex comandante generale della Capitanerie è stato condannato nell'ambito del processo sulla collocazione della torre piloti, la struttura crollata il 7 maggio 2013 per l'urto della Jolly Nero provocando la morte di nove persone. Gli imputati sono ex progettisti, datori di lavoro e dirigenti che approvarono il progetto della torre. Il processo sulla costruzione è nato grazie alla tenacia della mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime. La procura aveva inizialmente chiesto l'archiviazione ma la donna si era opposta e il gip aveva ordinato al pm nuovi accertamenti. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.