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Primo giorno di scuola a Messina: "Avevamo bisogno di tornare sui banchi"

È arrivato il grande giorno per docenti e studenti di Messina: le scuole riaprono i battenti dopo più di 6 mesi di chiusura. "È un’emozione poter riaccogliere i ragazzi a scuola. Nonostante le incertezze, che sono pressoché infinite, siamo molto felici ed emozionati". Queste le parole del preside Elio Parisi del liceo Emilio Ainis.

Il suono della campanella sancisce l'inizio dell'anno scolastico più difficile perché è un delicato banco di prova nel pieno della perdurante emergenza coronavirus.

"Siamo molto fiduciosi che quanto è stato fatto durante l’estate abbia prodotto le condizioni per svolgere un anno scolastico completo e in sicurezza- afferma il professor Ramirez, docente del liceo Emilio Ainis - anche se qualche perplessità permane. La voglia di riprendere ciò che si è interrotto qualche mese fa è tanta, sia da parte dei docenti che degli studenti".

Le scuole riaprono con tante nuove regole, tantissime indicazioni e novità per gli studenti, che iniziano il loro percorso scolastico adottando tutte le disposizioni e accorgimenti per evitare possibili contagi.

"La didattica a distanza non era più fattibile, la scuola dal mio punto di vista è soprattutto vedere le persone intorno a me - queste sono le parole di Davide Bruno, studente del liceo con indirizzo musicale -. Conoscere compagni e professori è il modo migliore per iniziare l’esperienza liceale. Ho bisogno di vivere quest’esperienza tra i banchi di scuola e sono contento che, anche se con le dovute precauzioni, il mio primo giorno di liceo è proprio qui a scuola e non dietro un computer".

Non si perdono d’animo i ragazzi della 5 D del liceo classico Maurolico, che trascorrono il primo giorno di scuola indossando una maglietta con su scritto "Qui si sboccia ma non si boccia".

Un solo studente per banco, distanza di sicurezza e mascherina obbligatoria per gli spostamenti all’interno degli spazi. "Questo è il mio quinto anno ed è senza dubbio molto diverso rispetto agli anni passati. Nessuno si poteva immaginare una situazione simile - racconta Emilio Starrantino, studente e rappresentante del liceo classico Maurolico - ma, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, la dirigenza e i professori hanno fatto un grande lavoro per permetterci di rientrare in classe. Con un po’ di pazienza riusciremo ad abituarci alle norme di distanziamento e goderci il nostro ultimo anno".

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