Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Giallo di Caronia, l'autopsia sui resti del piccolo Gioele slitta a domani

All’opera il super pool della procura di Patti. Qual è stata l’epoca, quale la dinamica e quasi le cause della morte della bambino; se sul piccolo e sugli indumenti siano presenti segni riconducibili all’azione violenta di altre persone. Sono alcuni dei quesiti posti dalla procura di Patti al team di consulenti nominati per fare chiarezza sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele. «Approfondiremo altri aspetti sul luogo del ritrovamento», spiega il medico legale Elvira Ventura Spagnolo. Stamane è stato dato l’incarico al poderoso pool dove sono presenti numerose specializzazioni: oltre ai medici legali, entomologi, geologi, zoologi, esperti in materia di tracce di animali. Oggi un primo vertice. Nel pomeriggio sopralluogo a Caronia, in particolare nei luoghi del ritrovamento dei corpi in vista dell’autopsia sui resti di Gioele rinviata a domani, alle 8, al Policlinico di Messina. Presente anche il padre del piccolo, Daniele Mondello. Tra i quesiti posti agli esperti anche se sia ravvisabile la presenza di sostanze stupefacenti ("una domanda peraltro standard"), se sul corpo e sugli indumenti del bambino sia rilevabile la presenza di segni di animali e se siano rilevabili segni di sostanze organiche e, in caso positivo, procedendo all’estrazione del profilo genetico, la richiesta i legali di famiglia l’hanno avanzata anche per Viviana Parisi; e, inoltre, se il luogo del ritrovamento del bambino coincide con il luogo del decesso. «Le domande sono tante e noi faremo del nostro meglio per rispondere a tutte», assicura Stefano Vanin, l’entomologo nominato dalla procura, «il pool di specialisti che sta lavorando - dice - è esattamente qualificato, sono tutte persone molto brave. È un caso difficile, dipende tutto dai risultati delle analisi a priori non si può dire assolutamente niente, con i dati alla mano arriveremo ad avere delle risposte». «Vogliamo sapere», ha tuonato stamane Luigino Parisi, padre di Viviana, in riferimento a quelli che considera buchi neri nelle ricerche: «Quando ha saputo che dal drone si vedeva il corpo di Viviana mi sono girate i cog.... Se sono un lavoratore devo guardare lì le immagini, non ammucchio 16 mila fotogrammi. C'è stata una evidente superficialità nelle ricerche». «Sono tanti gli elementi che vanno ancora chiariti non ci sono punti fermi su questa vicenda», ha sostenuto l’avvocato Nicodemo Gentile, legale di Luigino Parisi, «per fortuna il procuratore che ha la stima della famiglia, ha confermato che non ci sono ipotesi privilegiate, si sta cercando di capire e di ricostruire. C'è bisogno di risposte certe da parte degli specialisti, il magistrato ha nominato tutta una serie di consulenti e ora parte la macchina». «Si può dire che da oggi inizia e si scrive la storia di quello che è successo a Gioele e Viviana», aggiunge l’avvocato Antonia Cozza anche lui legale di Luigino Parisi: «Da oggi la macchina della scienza inizia a lavorare e tante informazioni dovranno arrivare dai medici legali dai geologi e quant'altro quindi aspettiamo, ci vorrà pazienza perchè sono delle operazioni che richiedono del tempo però l’intenzione di tutti è di sapere quello che è successo, tutte le ipotesi fatte finora non hanno avuto dei riscontri che ci darà la scienza. Ancora l’indagine è aperta a qualsiasi tipo di pista». L’esposto che abbiamo presentato fornisce una serie di domande base di quella che è la ricostruzione dei fatti a nostra conoscenza, chiediamo e poniamo delle domande dall’incidente in poi rispetto a tutti i soggetti che sono venuti in contatto con Gioele e con la mamma anche sui tempi di ritrovamento del bambino e della mamma», sostiene l’avvocato Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello. «Vogliamo capire - aggiunge - che tipo di azione è stata portata a termine da parte di soggetti terzi e con quale modalità c'è stato questo approccio di aiuto nei confronti della donna e del bambino subito dopo l’incidente, nonchè la ricostruzione della dinamica del ritrovamento del corpo di Viviana prima e del bambino dopo, in un lasso temporale che riteniamo comunque notevole. Ci è stato detto che il corpo di Viviana era visibile già la mattina del 4 agosto... Gioele poteva essere trovato vivo?».

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